“Vamos Burrito” è il nuovo singolo di Dario Jacque disponibile da oggi 8 gennaio su Spotify e tutte le principali piattaforme streaming per Totally Imported, distribuito worldwide da AWAL.
Ascolta “Vamos Burrito” ovunque
Dario Jacque è l’alter ego del bassista, compositore e producer Dario Giacovelli, classe 1990, nato in Puglia in provincia di Bari, ora residente a Roma. Si trasferisce per un periodo in Danimarca, immergendosi nella scena jazz nord europea, e continua poi a viaggiare in Europa per arricchire il suo bagaglio e poter suonare con numerosi musicisti con background musicali differenti. Fonda il trio di jazz elettronico Bravo Baboon, con cui incide due dischi, e il gruppo nu jazz / hip hop Saint Voyage, di cui alcuni brani sono stati recentemente selezionati per il docufilm di Locus Festival ‘Apulia Momentum’, assieme ad altri dei Calibro 35. Nel tempo approfondisce collaborazioni con artisti italiani e internazionali: Javier Girotto, Vince Mendoza, Gaetano Partipilo, Fabrizio Bosso, Kurt Elling, Serena Brancale, Rosario Giuliani, Jay Clayton, Carolina Bubbico, Joe Victor e non solo. Attualmente Dario suona il basso accompagnando il rapper Mostro e il cantautore Amalfitano e dal 2018 è docente al Saint Louis College of Music di Roma. Ha ricevuto premi partecipando a Umbria Jazz e Fara Sabina Jazz Festival e scritto la colonna sonora del cortometraggio ‘Chromatica’, vincitore del Contest Virtual Reality indetto da Sony e presentato al Festival del Cinema di Venezia.
Con numerose esperienze alle spalle, Dario Jacque ha sviluppato negli anni un sound molto personale, guidato dalla passione per jazz, soul ed elettronica e dell’approccio mediterraneo legato alla melodia.
Bizzarro, sporco, selvaggio, funk e poliedrico: “Vamos Burrito”è lo specchio della personalità del compositore e producer Dario Jacque. Il brano si nutre delle forti influenze del mondo di Thundercat, a cui l’artista è particolarmente legato, con un briciolo di psichedelia guidata dai colori dei synth 80’s registrati da Marco Apicella e una parte di oscurità ritmica figlia del clubbing inglese e berlinese. Un brano che nasconde dietro alla freschezza del sound, curato da Mauro Meddi, un messaggio forte connesso alle disparità sociali e culturali, rappresentate attraverso la tradizione culinaria esotica.
“Era una sera di due anni fa e ricordo che mi sentivo tormentato e inquieto. In un video che passavano in un negozio di vinili comparivano messicani che protestavano e mi è venuto in mente un Burrito come arma di protesta. Non so perché. Immaginavo questo Burrito muoversi nello spazio, nei prati e nell’acqua come se fosse la rappresentazione di un popolo. Son tornato a casa e quel senso di inquietudine mi ha fatto ‘buttare giù‘ il tema di ‘Vamos Burrito’. In quel periodo ascoltavo tantissimo Drunk di Thundercat e volevo creare un pezzo che avesse un tema di basso elettrico; pensavo anche a Flea e a Jaco Pastorius. Non avrei mai pensato di tirar fuori un brano completo, era per me un’idea nata dalla voglia di suonare e sfogarmi. Successivamente l’ho fatta ascoltare a Mauro, mio amico e socio in musica, che mi ha spronato a farlo diventare un brano completo. Ho iniziato a cercare discorsi messicani legati alle proteste e ho chiamato Marco Apicella per pensare a delle linee di synth un po’ fuori di testa; anche se viveva già a Los Angeles ha accettato subito. Mi sono fidato del flusso di pensieri che derivava da ogni singolo passaggio nel brano, senza cercare circolarità, senza chiudermi con blocchi armonici e strutturali tipici di una canzone, ma pensando solo a rappresentare quello che avevo nella mia testa.”
“Vamos Burrito” è stata composta da Dario Giacovelli. Hanno collaborato alla realizzazione del brano Marco Apicella (tastiere) e Mauro Meddi (sound design). L’artwork della copertina è stato curato da Fabrizio Narcisi.
Foto di Fabrizio Narcisi
Etichetta: Totally Imported
Promozione: RC Waves