TOSCA
a lei due Targhe Tenco
Miglior interprete di canzoni con l’album ‘Morabeza’
e Miglior canzone singola con ‘Ho amato tutto’
Premio
Protagonista dell’anno
per la sua performance nel film di Emanuela Giordano
“Il suono della voce”
finalista dei Documentari ai Nastri d’Argento 2020
Ricevere queste due Targhe Tenco, Miglior interprete di canzoni con l’album ‘Morabeza’ e Miglior canzone singola con ‘Ho amato tutto’, è una soddisfazione incredibile perché sono per un disco e per una canzone che rappresentano la mia maturità, il mio modo di essere artista, per cui ho impiegato ventiquattro anni di duro lavoro, di studio certosino sulla contaminazione, sulla conoscenza, sulla ricerca. Questi due riconoscimenti sono il frutto del lavoro di tutti questi anni.
Ho girato il mondo con la mia musica e ho avuto il privilegio di entrare nei paesi attraverso il canto, venendo a contatto con tanti straordinari artisti, alcuni dei quali mi hanno fatto un dono speciale, quello di cantare con me nel mio disco ‘Morabeza’. Questi due riconoscimenti, ecco, posso dire che sono un regalo nel regalo. Sono stata candidata tante altre volte e ho già vinto una Targa Tenco come Miglior interprete nel 1997 e lo scorso anno con il collettivo Adoriza abbiamo ricevuto la targa come Miglior album a progetto, ma questa volta questi due premi mi lusingano ancor di più e mi rendono particolarmente felice.
Ringrazio in primis Leave Music e Officina Teatrale che hanno prodotto il disco ma soprattutto Joe Barbieri produttore artistico di ‘Morabeza’, mia anima artistica della maturità, e tutti gli artisti che hanno partecipato sia al disco, sia al documentario ‘Il suono della voce’: Ivan Lins, Arnaldo Antunes, Cyrille Aimée, Luisa Sobral, Marisa Monte, Lenine, Awa Ly, Vincent Ségal, Lofti Bouchnak, Cèzar Mendes, Gabriele Mirabassi e Nicola Stilo.
Un grazie dal cuore a Ivano Fossati, che ha scritto per me il brano ‘Il suono della voce’ che ha dato il via a tutta questa ‘raccolta’ artistica.
Ringrazio i miei musicisti, in particolare Giovanna Famulari e Massimo De Lorenzi. Un ringraziamento particolare a Pietro Cantarelli, che riesce a scrivere canzoni esattamente come le scriverei io e con ‘Ho amato tutto’ mi ha cucito addosso il più bell’abito che potessi indossare.
È stato un anno strano questo, di chiusura in qualche maniera, ma di grandi doni da parte della vita, prosegue Tosca. Proprio ieri infatti, la cantante ha ricevuto un altro prestigioso riconoscimento per la sua candidatura ai Nastri d’Argento. A sorpresa, in occasione dell’annuncio delle cinquine finaliste, le è stato assegnato il premio come ‘Protagonista dell’anno’ per la sua performance eccezionale nel documentario di Emanuela Giordano Il suono della voce, finalista dei Documentari ai Nastri d’Argento 2020.
Sapere di ricevere questo premio mi riempie di una gioia immensa perché la musica che amo, quella che sono andata a cercare per il mondo, quella che rappresenta la contaminazione, il diverso come accrescimento, mi ha permesso di creare quest’opera insieme a Emanuela Giordano che mi ha portato tanta fortuna.
Grazie a Rai Cinema e a Fabia Bettini e Alice nella città, che ha accolto il docufilm alla Festa del Cinema di Roma.
Questo premio è un fiore all’occhiello, un qualcosa di inaspettato. Come diceva il poeta tunisino Ouled Ahmed ‘la rivoluzione è un lavoro poetico’ ed è per questo che voglio dedicarlo a Lina Ben Mhenni, blogger e attivista per i diritti umani che ci ha lasciati a gennaio. Ho avuto il piacere di incontrarla e intervistarla a Tunisi e mi ha insegnato tanto sul valore di quella libertà per cui ha lottato fino alla fine.
Il 18 luglio Tosca partirà da Taranto con il tour estivo Direzione Morabeza, che è un’anticipazione del suo nuovo spettacolo Morabeza, che dovrebbe debuttare a dicembre 2020, e contemporaneamente porterà in giro il documentario ‘Il suono della voce’ in queste date:
30 luglio Roma – Estate al MAXXI
4 agosto Cuneo – Cuneo Estate
1 agosto Corigliano d’Otranto – Notte della Taranta
26 agosto Ancona – Adriatico Mediterraneo