In un’atmosfera intima e accogliente come solo “L’Asino che vola” sa offrire, Emanuele Colandrea è tornato a esibirsi dal vivo con un concerto che ha confermato il suo talento poetico e la capacità di raccontare emozioni genuine con una sincerità disarmante.
Colandrea ha alternato brani tratti dal suo repertorio più recente con alcune perle del passato, regalando al pubblico un viaggio musicale denso di suggestioni. Le sue canzoni, sospese tra cantautorato classico e sonorità più moderne, hanno risuonato con una forza emotiva che ha conquistato la platea fin dalle prime note. Tra i momenti più intensi della serata, “Corpo minore” e “Canzone per Federico” hanno strappato applausi convinti, con testi che parlano di fragilità e speranza, perfettamente in linea con lo stile schietto e mai banale dell’artista.
Non sono mancati i momenti di dialogo diretto con il pubblico, in cui Colandrea ha mostrato il suo lato più ironico e spontaneo, rendendo l’esperienza ancora più autentica. Luci calde, suoni curati e un pubblico attento hanno fatto da cornice a un’esibizione che è sembrata più una chiacchierata tra amici che un concerto formale. In un periodo in cui la musica spesso si perde nei grandi numeri, Colandrea continua a
scegliere l’intensità della prossimità, e il suo pubblico lo ripaga con affetto sincero.
La serata è stata aperta dall’artista Francesca Giannizzari che ha proposto un set molto intimo e intenso, in linea con l’atmosfera folk e cantautorale della serata, preparando bene il terreno per l’esibizione di Colandrea, che ha poi presentato il suo nuovo album *Uno* in un clima raccolto e partecipato.
In conclusione, una serata carica di bellezza, dove la musica si è fatta strumento di verità e condivisione. Colandrea si conferma una voce preziosa del panorama cantautorale italiano, capace di far vibrare corde profonde con la sola forza delle sue parole e della sua chitarra.
Si ringrazia Chiara Giorgi.
Di seguito la scaletta della serata e le foto di Giuseppe Valentini.
EMANUELE COLANDREA LA SCALETTA
Sabbia e cemento
Sarà bello
Ho imparato
Ok Emanuele
Erika
Un treno preso a Velletri
A forza di essere gente
Con le mani nella guerra
Prometto
Andiamo, camminiamo lavoriamo
Altro che Colandrea
Ti ho aspettata tutti i giorni
Con le dita
Nascondiglio per cani
Belgioiosa
Osso di mela
Bis
Amarsi è rivoluzione
Per imparare a volare
Siamo fatti













