Abbiamo trascorso delle giornate indimenticabili a Roma con il grande Ken Loach, che con generosità e forza ha condiviso negli incontri con il pubblico il suo messaggio di solidarietà e speranza. Lo stesso che risuona potente in The Old Oak, il suo nuovo film adesso al Cinema. Trova la tua sala e non perderlo!
The Old Oak è un posto speciale. Non è solo l’ultimo pub rimasto, è anche l’unico luogo pubblico in cui la gente può incontrarsi in quella che un tempo era una fiorente località mineraria e che oggi attraversa momenti molto duri, dopo 30 anni di ininterrotto declino.
Il proprietario del pub, TJ Ballantyne (Dave Turner) riesce a mantenerlo a stento, e la situazione si fa ancora più precaria quando The Old Oak diventa territorio conteso dopo l’arrivo dei rifugiati siriani trasferiti nel villaggio. Stabilendo un’improbabile amicizia, TJ si lega ad una giovane siriana, Yara (Ebla Mari). Riusciranno le due comunità a trovare un modo di comunicare?
“Ci vuole forza per costruire qualcosa di bello”
Ken Loach a Roma: tre giorni di incontri e dialogo
“In poche parole: continuate a combattere!”: è Ken Loach stesso a sintetizzare così, dopo il Movie Talk al The Space Cinema Parco De Medici con Zerocalcare e Giorgio Viaro, il messaggio che ha instancabilmente ripetuto nei suoi tre giorni romani. Continuare a lottare, per costruire attraverso la solidarietà una speranza reale, che contribuisce a cambiare il mondo. Farlo insieme, perché solo dall’unità nasce questa forza.
Lo ha ripetuto agli spettatori del Cinema Troisi, del Cinema Greenwich, del Quattro Fontane, del Giulio Cesare (e delle tante sale italiane collegate in diretta per seguire il dibattito condotto dal regista Daniele Vicari); lo ha ribadito nell’appassionato intervento a Spin Time, incontrando gli occupanti e le associazioni di questo luogo di condivisione.
Sono state giornate preziose, per cui non finiremo mai di ringraziarlo, così come lo ringraziamo per averci ricordato che il Cinema stesso è condivisione.
“Grazie al Cinema raccontiamo storie, incontriamo persone, ci facciamo domande, ridiamo e ci commuoviamo, celebriamo la bellezza di condividere emozioni in uno spazio comune.”
Soprattutto con film come quelli di Ken Loach, aggiungiamo noi.