Gli irlandesi CRUACHAN hanno avuto una carriera ricca di storia da quando hanno mosso i primi passi nel 1992. Come spiega il frontman e unico membro originale Keith Fay: “Quando ho iniziato a scrivere musica all’età di 13 anni, non avevo idea che stavo gettando le basi per quello che sarebbe diventato un genere nuovo di zecca, il folk metal, o che stavo piantando i semi di quella che sarebbe stata una delle band metal irlandesi più longeve della storia. Negli ultimi trent’anni ci sono stati molti alti e bassi, i membri della band sono andati e venuti, i contratti discografici sono andati e venuti. Abbiamo suonato in alcuni dei più grandi festival metal del pianeta, abbiamo viaggiato in più Paesi di quanto la maggior parte delle band irlandesi possa sognare. E tutto questo ci ha portato a questo, il nostro nono album, ‘The Living and the Dead’”.
“Dall’esplosione iniziale di ‘The Living’ al lamento finale di ‘The Dead’, ‘The Living and the Dead’ è tutto ciò che si desidera dai Cruachan e anche di più. Dodici tracce di riff feroci, melodie magnifiche e ammalianti“, dichiara Stu ‘La Rage’ Dixon dei Venom.
Grazie a un uomo la cui visione e passione per la sua band non ha mai vacillato nei tre decenni successivi, il posto dei CRUACHAN non solo nella storia del metal, ma anche in quella del panorama musicale irlandese, è stato duramente guadagnato e combattuto. Ma Fay è sempre stato fiducioso che lui e la band avrebbero sempre fatto centro. “Questo album doveva essere buono. No, doveva essere più che buono. Doveva essere il miglior album dei Cruachan mai realizzato. Nel 2020, nel bel mezzo della pandemia, ho dovuto prendere una decisione, quando tre membri della band hanno lasciato il gruppo. ‘La faccio finita? O continuo con l’immane compito di rimpiazzare tutti?’. Non c’era una vera decisione da prendere, avevo lavorato troppo duramente negli anni per permettere che i Cruachan si spegnessero. Negli ultimi anni avevo scritto alcune delle migliori musiche della mia carriera. Mi sono assicurato un contratto discografico con un’etichetta (la svedese Despotz Records) che ha capito esattamente chi sono i Cruachan e qual è la mia visione“.
“Quante parole vuoi in questa citazione, Keith? Perché potrei continuare tutto il giorno a parlare di quanto sia bello questo album“, afferma Gareth Murdock degli Alestorm.
Una volta firmato il contratto, il discorso si è ovviamente spostato sulla nuova musica. “Il nuovo album esisteva solo nella mia testa, ma esso mi ha comunque spinto a pubblicare un singolo. Abbiamo registrato ‘The Hawthorn’ e la reazione è stata immensa“. Stimolato dall’incredibile reazione al singolo, Fay reclutò nuovi membri per i CRUACHAN in tempi record. “Joe Farrell era già rientrato nei Cruachan al basso all’inizio del 2020 e, oltre a essere uno dei miei più vecchi amici, è stato anche la mia roccia in quel periodo. Tom (Woodlock), uno dei migliori batteristi metal d’Irlanda, si è unito a noi all’inizio del 2020. Conosco Dave Quinn da molti anni, quindi è stato un sollievo non dover fare audizioni per i chitarristi: è arrivato ed è stato naturale per la band. Ho fatto un annuncio per uno strumentista folk e ho ricevuto alcune candidature interessanti. Audrey mi ha mandato una mail con alcuni link di sue canzoni. Mi è letteralmente caduta la mascella e l’ho reclutata subito. Suona il violino dall’età di quattro anni, e la qualità che apporta a ogni aspetto dei Cruachan non ha paragoni, dalla nostra musica folk a quella classica, tutto si è spostato a un livello che non avrei mai pensato possibile“.
“È stato un piacere far parte di questo progetto, la fusione di heavy metal e musica folk in questo album è furiosa, organica e naturale. I fan del folk metal avranno di che divertirsi“, afferma Camillus Hiney dei The Fureys.
Con la nuova formazione e un gruppo di canzoni che Fay riteneva tra le più forti mai scritte per la band, arrivò il momento di entrare in studio per lavorare a quello che sarebbe diventato “The Living and the Dead”. “Finalmente, nell’aprile del 2022, siamo entrati negli studi Trackmix per iniziare a registrare. La qualità e la maturità del nostro nuovo materiale furono subito evidenti. Nel materiale dei Cruachan ci sono sempre stati elementi di musica classica, ma in alcune delle nuove canzoni li ho esplorati molto di più. L’onestà e la credibilità delle canzoni finite mi lasciano senza fiato. La canzone ‘The Reaper”’parla di mio padre, purtroppo scomparso nel 2020. C’è stato un momento in cui Audrey stava lavorando sulla sezione degli archi per questa canzone, stavo ascoltando con Joe e il nostro produttore Mick e mi ha letteralmente portato alle lacrime. Mi sono girato verso Joe e sono riuscito a dire solo ‘wow’. Con quella canzone ho reso orgoglioso mio padre, ma credo che con l’intero album abbiamo reso orgogliosi tutti i nostri fan. Potrei parlare di molte altre parti in molti altri brani, ma se li ascolterete da soli capirete cosa intendo. Ho raggiunto il mio obiettivo. Ho creato il miglior album dei Cruachan fino ad oggi“.
“Questo album ha tutto, dal groovy death al più folcloristico metal! Se siete dei veri fan del folk allora questo disco è per voi!“, dichiara Mathias ‘Vreth’ Lillmans dei Finntroll.
Altro sui CRUACHAN:
Fin dalla formazione della band nel 1992, è stata la visione singolare di Keith Fay a guidare la band per quasi trent’anni. L’attenzione per la storia e la mitologia irlandese ha portato la band a passare dal nome originario Minas Tirith a un nome più adatto, Cruachan. La miscela di musica folk irlandese e metal del gruppo era unica e alla fine del 1993, il loro demo “Celtica” ha fatto ottenere alla band il primo contratto discografico con la Nazguls Eyrie Productions. Il primo frutto di questo impegno è stato il classico album di culto della band, “Tuatha Na Gael”, che è arrivato sugli scaffali nel 1995 riscuotendo un grande successo da parte della critica. La band ha cominciato a ricevere sguardi ammirati da un certo numero di etichette più grandi, ma nessuna si adattava alle loro ambizioni.
Alla fine i Cruachan hanno firmato con la Hammerheart Records e hanno pubblicato “The Middle Kingdom” nel 1999. L’album “The Middle Kingdom” ha visto la band fare le sue prime apparizioni internazionali dal vivo. Il loro terzo album “Folk-lore” è stato prodotto da Shane MacGowan, la leggenda dei Pogues, e ha visto la voce inconfondibile di Shane MacGowan su ‘Ride On’, che sorprendentemente è stato un singolo di successo in Irlanda. Le uscite successive, tra cui “Pagan” e “Blood on the Black Robe”, hanno visto la band unirsi ad AFMe Candlelight e hanno portato i Cruachan a calcare alcuni dei più grandi palchi dei festival, tra cui Hellfest e 70000 Tons of Metal (dove sono diventati una delle poche band a esibirsi in tre set, uno dei quali ha visto la cantante dei Gwar Kim Dyalla come ospite speciale), così come il loro concerto personale ’25th Anniversary’ in Irlanda.
Dopo alcuni anni tumultuosi il leader della band Ketih Fay commenta: “Un certo numero di membri storici hanno scelto di lasciare la band, ma è un periodo di rinascita per il gruppo e non può che essere una cosa positiva”. Nonostante lo sconvolgimento dietro le quinte, una cosa non ha mai vacillato ed è la passione di Keith per la musica folk e metal, e il modo unico dei Cruachan di unire le due cose.
CRUACHAN sono:
Keith Fay – Vocals, Electric Guitar, Acoustic Guitar, Banjo, Bouzouki, Mandolin, Keyboard, Bodhrán
Audrey Trainor – Violin, Viola, Cello
Dave Quinn – Electric Guitar
Joe Farrell – Bass
Tom Woodlock – Drums, Percussion, Hand Clapping
CRUACHAN online:
Spotify: https://spoti.fi/3ecLKnh
Facebook: https://www.facebook.com/
Instagram: https://www.instagram.com/
Bandcamp: https://cruachanband.bandcamp.
Youtube: www.youtube.com\cruachankeith
Website: www.cruachanireland.com