NUOVO ALBUM
disponibile in CD, vinile e su tutte le piattaforme digitali
“How To fall down below the surface” è il nuovo album del compositore e performer Marcello Liverani. E’ un disco profondamente introspettivo e intenso, a tratti doloroso: ognuno dei 12 brani rappresenta infatti un passo in un processo di meditazione in cui il compositore si mette a nudo attraverso una catarsi che porta alla liberazione del sé (il “cadere giù sotto la superficie”). Ogni brano è contemporaneamente meditazione, preghiera e totale resa al dolore esistenziale. Proprio questa resa al dolore esistenziale si distilla diventando pace e serenità. Un’idee fixe del compositore che cerca nella musica un mezzo di autoguarigione esistenziale ed un modo per condividere con il pubblico le esperienze interiori per lui più profonde. La serenità e la pace che traspaiono dall’uso dell’elettronica e del pianoforte sono frutto proprio di questa profonda resa. Il lavoro è disponibile in digitale sotto esclusiva Believe Digital e in CD e Vinile con l’etichetta Blue Spiral Records.
Descrizione tracklist:
1. CHASING THE SKY
E’ una traccia delicatissima che miscela una texture ambient con l’uso di un pianoforte minimal. Un brano d’apertura impalpabile che ci conduce nel mood più “leggero” dove incominciamo a perdere del peso esistenziale e a spogliarci di tutte le sovrastrutture di ogni giorno. L’elettronica descrive paesaggi eterei e impalpabili dove il suono ci conduce a guardare il cielo come specchio della nostra anima.
2. DEEPER
Questo brano ci accompagna in un viaggio cinematico attraverso un crescendo continuo di tensione che porta ad una sezione orchestrale ed epica. Come il titolo stesso suggerisce è un andare nel profondo attraverso la musica per scavare nelle nostre emozioni. L’atmosfera è quella della musica nordica dove però, in sostituzione degli strumenti tradizionali dell’orchestra, il compositore ha impiegato suoni elettronici e strumenti come la voce che, integrata all’elettronica, prende un sapore orchestrale.
3. A GLIMPSE
E’ il primo brano per pianoforte solo all’interno della produzione. Come gli altri brani per pianoforte solo all’interno del disco rappresenta un momento di stasi. Una sospensione narrativa ed insieme la summa del percorso meditativo. Un momento di passaggio tra “kronos” e “kairos” che ritorna ciclicamente nell’album. Il brano presenta una scrittura delicatissima ma ancora con dei movimenti melodici ed armonici ben definiti.
4. THE GREATEST VOID
The Greatest Void è forse il cuore di tutto l’album. La costruzione del brano si divide in due parti: una di preparazione ed una più intima. Nella prima parte viene fatto il vuoto attraverso una texture ambient e, quando siamo pronti a riceverlo, arriva il pianoforte: semplice, minimo, toccante e, in qualche modo, spiazzante. E’ un brano che parla di dolore e di come, quando siamo in grado di accoglierlo, anche questo possa trasformarsi in pura bellezza.
5. A FRAGMENT OF STILLNESS
Secondo brano per piano solo dell’album. Qui il tempo si fa più rarefatto e sono più i silenzi e le attese a creare la forma attraverso il timbro dello strumento. E’ un brano per cui occorre sapersi prendere del tempo e lasciarsi andare. Si gioca in equilibrio tra le sospensioni ed una melodia semplice e ben riconoscibile.
6. WHERE I COME TO AN END
Simbolicamente chiude la prima parte dell’album. Il titolo si riferisce alla fine del Sè inteso come ego. Anche in questo caso, come in Deeper, ci troviamo di fronte ad una forma in crescendo con uno sviluppo però che porta ad una soluzione molto diversa dalle altre tracce. In particolar modo l’arrangiamento della parte finale, diverso da tutto il lavoro, strizza l’occhio al post rock ed al progressive anni ‘70 con l’uso del synth in una sorta di improvvisazione.
7. ANOTHER FRAGMENT OF STILLNESS
Nel concept dell’album si apre, con questo brano, una nuova fase. Questa seconda parte si apre con una immobilità apparente fatta di piccole onde di suono. Il brano racchiude in sé un’anima ambient agitata da uno spirito orientato al dark ambient ed è pensato come se fosse il respirare calmo dopo il più concitato “Where I come to an end”. Rispetto agli altri brani qui il trattamento delle voci diventa più sperimentale ed elettronico: queste infatti vengono stirate o polverizzate per creare degli intrecci ritmici e contrappuntistici sopra i quali si stende la narrazione del pianoforte e dei synth.
8. 2 OR 3 THINGS I LOVE
Si tratta del terzo brano per pianoforte solo dell’album. Un brano semplice e profondamente emotivo che rappresenta un apertura dopo le tinte cupe del brano precedente.
9. HAPATEK
Brano cross-genre in cui si intrecciano elementi modern classical e suggestioni rock. Il brano è stato composto seguendo suggestioni cinematiche. Si immagina un lungo volo sopra un pesaggio sconfinato ed un senso di liberazione spirituale e fisica.
10. IMMENSITY
Qui torna il pianoforte accompagnato da un’elettronica discreta in grado di sottolineare, insieme alle voci, una melodia dolce e rassicurante. Un unico tema declinato più volte in maniera differente sino a creare un crescendo molto delicato e quasi impercettibile.
11. A WALTZ?
Ultimo brano per pianoforte solo dell’album. Il titolo fornisce già diverse indicazioni sullo spirito che ha portato a questa composizione che si riaggancia alla forma del waltzer ma in maniera più libera. Da un punto di vista del concept dell’album siamo di fronte ad una resa, senza troppe sofisticazioni, davanti alla ferita esistenziale.
12. LET THERE BE MORE LIGHT
Infine l’album si chiude con un brano luminoso, quasi di trasfigurazione, che cerca delle aperture in questo finale attraverso l’uso della “luce nel suono” supportata dai pizzicati delle corde del pianoforte o dai trattamenti elettronici degli stessi suoni di pianoforte.
Marcello Liverani è un compositore e performer di Cagliari attivo nel genere Modern Classical ed elettronico. La sua musica si concentra sull’uso del pianoforte come sui sintetizzatori o l’elaborazione elettronica di strumenti acustici e voce. Ha un background e formazione nella musica contemporanea d’avanguardia ed ha studiato con compositori come I.Fedele, A. Corghi e H Dufourt. Dopo il Master in Composizione presso l’ “Accademia di S. Cecilia” in Roma, ha ricevuto riconoscimenti e premi per le sue composizioni vocali, ensemble e per orchestra. I suoi brani sono stati eseguiti in occasioni come la “Biennale di Venezia” e presso teatri come il Parco della musica di Roma ed il “Festival de Acanthes” a Metz. Di grande importanza l’incontro 2020 con believe Digital con cui pubblica in esclusiva in digitale. Nel 2021 pubblica l’album Shapes (distribuito da Blue spiral records in CD e vinile) e l’EP Der Wanderer ottenendo un grande favore di pubblico e critica soprattutto sulla piattaforma di Apple music dove le release vengono regolarmente inserite nelle playlist editoriali raggiungendo più di 1.000.000 di streaming nel 2021 sul web.
Credits:
Composto, mixato e masterizzato da Marcello Liverani
Artwork: Jessica Mura
Design CD e vinile: BeatArt
Links utili:
Piattaforme digitali ► https://bfan.link/how-to-
CD ► https://www.