Un’immersione nella grande canzone d’autore
da Jacques Brel a Bob Dylan, da Leo Ferré a Vysotskij,
con alcuni duetti con altri giganti del dire in musica,
da Joan Manuel Serrat ad Adriana Varela,
da Silvio Rodrìguez ad Amancio Prada
Nomade per vocazione e irrequieto per temperamento, Peppe Voltarelli¸ spostandosi di continuo da un continente all’altro, è diventato una sorta di ambasciatore della canzone d’autore nel mondo con numerose tournées all’estero, dall’America Latina al Canada, innumerevoli partecipazioni a festival internazionali e molteplici collaborazioni avviate nei luoghi in cui si è ritrovato, dalla Spagna a New York: i suoi dischi sono stati pubblicati in diversi paesi, dall’Argentina alla Francia, e spesso hanno scalato le classifiche di vendita, arrivando a volte anche ai primissimi posti.
Non stupisce dunque che, per il suo nuovo disco, Planetario, in uscita per Squilibri, si misuri con i grandi della canzone internazionale, da Jacques Brel a Bob Dylan, da Leo Ferré a Vladimir Vysotskij, offrendo una superba prova delle sue impareggiabili doti di interprete, capace di modulare la forza espressiva della sua voce su diversi registri narrativi, dalla canzone intimista al canto di protesta. Ma ciò che rende unico questo suo nuovo cimento discografico, il quinto nella sua carriera da solista, è il fatto che altri giganti del dire in musica cantano assieme a lui, a due voci, i loro brani che acquistano così un sapore del tutto nuovo. Silvio Rodríguez, il trovatore più celebre e importante dell’America Latina, capace di riempire i grandi stadi delle capitali sudamericane e di esibirsi al Central Park di New York, canta con Voltarelli il brano d’apertura del disco, Piccola serenata diurna, già interpretata in Italia da Gigliola Cinquetti e Fiorella Mannoia. Allo stesso modo una star assoluta del mondo ispanofono come Joan Manuel Serrat, già ripreso in Italia da Mina e da Guccini e al quale Gino Paoli ha dedicato un intero disco, interviene in apertura di un suo celebre brano, La saeta, nel quale ha messo in musica un testo poetico di Antonio Machado. E lo stesso succede con Amancio Prada, già Premio Tenco nel 2010, noto in tutto il mondo per l’eleganza delle sue creazioni, Adriana Varela, da trent’anni regina indiscussa del tango, e Joan Isaac, che interpreta a due voci con Voltarelli il suo brano più famoso, Margalida, dedicata alla compagna di un giovane anarchico garrotato nel 1974 da Franco. Due gli italiani presenti in questo florilegio di grandi canzoni, vale a dire Sergio Endrigo con la sua coraggiosa, per l’epoca, La prima compagnia, e Domenico Modugno, con una canzone tutt’altro che frivola come Musetto: autori ai quali Voltarelli ha dedicato diversi spettacoli.
Un caso a parte è quello di Luis Eduardo Aute che, assieme a Joan Manuel Serrat e Joaquín Sabina ha formato la grande Trinità della canzone d’autore spagnola. Intenzionato a partecipare al progetto, è venuto a mancare per covid durante le registrazioni per cui gli eredi, quasi a dare un seguito concreto alla sua volontà, hanno autorizzato all’uso della sua voce, ripresa da un live tenuto con Silvio Rodriguez poco tempo prima: un brano di straordinaria intensità, All’alba, che vale anche come commosso ricordo di questo grande della canzone internazionale al quale l’intero progetto è dedicato assieme a Gianni Mura, anche egli venuto a mancare in questo nefasto 2020, e al Grup Yorum, perseguitato e letteralmente decimato dalle persecuzioni del regime turco.
Ritagliato su misura delle esperienze di vita e di arte del cantautore calabrese ma ideato e avviato in Spagna nel corso di alcuni suoi concerti, Planetario è un progetto ambizioso che, dalla Catalogna, si propone di rinnovare la lezione di Amilcare Rambaldi attorno alla fecondità di un incontro tra artisti di nazionalità diverse. Prodotto da Sergio Secondiano Sacchi e da Daniele Caldarini per Cose di Amilcare, muove pertanto in direzione contraria a sovranismi e colonizzazioni musicali e rimanda a una geografia dell’anima che si estende dalle distese di ulivi della Sibaritide ai porti del Nord Europa, supportando artisti e musicisti con traduzioni di grande raffinatezza come, ad esempio, Millenovecenoquarantasette, riuscita trasposizione nella Napoli del dopoguerra di un classico di Joaquín Sabina. A questo disegno Voltarelli fornisce voce e passione, ponendosi al centro di un’escursione collettiva come il suo protagonista ideale per cui si appropria di queste canzoni secondo un proprio codice sentimentale. Allo stesso tempo la versione in catalano di un suo brano, Marinai, ad opera di Rusó Sala, suggella la sua originalità anche come autore e si pone allo stesso modo sulla volta semisferica di questo “planetario” dove a muoversi sono le emozioni e i pensieri affidati a una canzone.
Con i dipinti di Anna Corcione, scritti di Sergio Secondiano Sacchi e Laura Lombardi e un racconto dello stesso Voltarelli, Planetario, pubblicato da Squilibri nella collana Crinali, uscirà in formato CD nei negozi e negli store digitali il 7 maggio: fino al 30 aprile in preorder su www.squilibri.it
Il disco
- 26 APRILE 1945: PICCOLA SERENATA DIURNA con Silvio Rodríguez (2:35)
- ROTTERDAM (3:04)
- MARGALIDA con Joan Isaac (3:16)
- MUSETTO (2:38)
- ALL’ALBA con Luis Eduardo Aute (4:04)
- WINTERLUDE, INVERLUDIO (2:36)
- ELS MARINERS con Rusó Sala (6:06)
- MILLENOVECENTOQUARANTASETTE (4:21)
- NEL PORTO DI AMSTERDAM (2:48)
- SAETA con Joan Manuel Serrat (2:39)
- CAVALLI BRADI (5:05)
- VOCE D’ASFALTO con Adriana Varela (4:21)
- LA PRIMA COMPAGNIA (2:52)
- PER UN SENTIERO con Amancio Prada (2:27)
- OSTENDA (2:58)
- A LA MANIC (3:49)
- Bonus Track: ‘STA CITTÀ Versione strumentale (3:23)
Progettazione e direzione artistica: Sergio Secondiano Sacchi
Direzione musicale e arrangiamenti: Daniele Caldarini
Traduzioni: Sergio Secondiano Sacchi ad eccezione di Rotterdam e Ostenda di Enrico Medail ed Els Mariner di Rusó Sala.
Registrato in 14 studi con i musicisti (in ordine di apparizione nel disco) Daniele Caldarini, Maurizio Del Monaco, Michele Staino, Alessandro D’Alessandro, Pier Zuin, Francesco Gaffuri, Lorenzo Colace, Piero Goria, Ilaria Cirello, Rebecca Marasco, Angapiemage Persico, Paola Colombo, Marco Tazzi, Laura Pupo de Almeida, Ciro Montanari, Andrea Del Vecchio, Enrico Sala, Maurizio Del Monaco, Francesco Grigolo, Alex Aliprandi e Luciana Elizondo.
Peppe Voltarelli Artista multiforme, capace di cimentarsi con successo in diversi ambiti espressivi, dal romanzo al cinema, già due volte Targa Tenco come miglior interprete e migliore album in dialetto, è al suo quinto disco come solista.
Info: info@squilibri.it; www.squilibri.it