Nati a Roma nella seconda metà dei ‘90, i Venus in Disgrace sono Fabio Babini, critico musicale per diverse importante testate di settore come Ritual, Classix!, e Classix Metal, e Max Varani, attivo in progetti musicali come Corpsefucking Art, Degenerhate, e remixer per Aborym, Klimt 1918. Influenzati dalla dark wave di matrice elettronica, pubblicano una demo omonima nel ‘99 e poi sciogliersi da lì a poco. A vent’anni di distanza, rispolverano il progetto e pubblicano per Lost Generation Records l’album “Dancefloor Nostalgia”, registrato nell’autunno del 2020 e missato e masterizzato da Fabio Fraschini (Arctic Plateau, Novembre).
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Il commento della band: “Abbiamo finito questo brano nel 1999. Dopo 21 anni lo abbiamo ripreso, stravolto nella struttura e riarrangiato in chiave synthpop/darkwave. Gli unici due punti di congiunzione con il vecchio brano sono il titolo ed il testo ispirato appunto ad ‘Hedda Gabler‘, dramma in quattro atti dello scrittore e drammaturgo norvegese Henrik Ibsen. Questo è il nostro “dramma” in quattro minuti e ventisei secondi“. Il brano vede alla seconda voce e alle chitarre Gianluca Divirgilio (Arctic Plateau).