Annunciato oggi sui canali ufficiali dell’artista, il nuovo Tour Digitale – Live Streaming, l’appuntamento settimanale con la musica originale del cantautore romano Giordano, all’anagrafe Rocco Giordano, alle prese con questa nuova ed entusiasmante avventura musicale. Un vero e proprio tour sui canali dell’artista e sulle pagine facebook dei partner mediatici dell’evento, a poche settimane dall’uscita del videoclip ufficiale di “Nell’immensità del cielo”, realizzato e promosso da Free Club Factory e tratto dal recente EP “LOCKDOWN”.
Ogni sabato dalle ore 18, il chitarrista sarà online per degli originali set “one man band”, nei quali passerà in rassegna il suo repertorio italiano da cantautore, inframezzando lo show con cover e improvvisazioni. L’EP in promozione è stato concepito durante gli estenuanti momenti di isolamento della quarantena, prodotto, missato e masterizzato da Matteo Suale, partendo dai testi scritti da Gianni Manetti e le musiche composte ed eseguite interamente da Rocco Giordano. L’uscita del mini-album su tutti i digital store è stata accompagnata da un video sul canale YouTube dell’artista, realizzato da Nicolò Piccioni, “Lacrime al sole”, e successivamente dal lyric video del brano “L’ultimo bacio” e dal videoclip di “Nell’immensità del cielo” entrambi realizzati da Free Club Factory, per la regia di Leonardo Angelucci e Matteo Troiani. L’EP segna un nuovo traguardo nella carriera cantautorale di Giordano, iniziata negli anni 90-2000 con vari progetti musicali ed esperienze come tecnico del suono e chitarrista. Oggi torna sulla scena musicale italiana in veste di cantautore ed interprete, dopo diversi anni dalla fine del suo ultimo progetto discografico, con una rinnovata freschezza di testi e una produzione musicale che strizza l’occhio al folk rock e al songwriting americano, non disdegnando un trattamento della voce più moderno con l’utilizzo di processori vocali e versi tra il recitato e il rap.
“LOCKDOWN” fa riflettere sulla quotidianità immobile che abbiamo vissuto durante la prima quarantena, senza però lasciare l’ascoltatore con l’amaro in bocca, grazie al concept dell’EP che si conclude con una positiva curva di buon auspicio, dai primi enigmatici brani più cupi fino a quelli più liberi e risolutivi.
CALENDARIO DEL TOUR
Free Club Factory – 9 Gennaio 2021 ore 18:00
Modulazioni Temporali – 16 Gennaio 2021 ore 18:00
Salotto Musicale – 23 Gennaio 2021 ore 18:00
Danger of Music – 30 Gennaio 2021 ore 18:00
Passione Vera – 6 Febbraio 2021 ore 18:00
Supertesti – 13 Febbraio 2021 ore 18:00
Riceve una batteria in regalo a soli cinque anni, Rocco Giordano, a nove prende già lezioni, a quattordici ruba la chitarra al fratello minore, invertendone le corde perché mancino, comincia a suonare “per caso” questo strumento.
Ma forse nulla è casuale in questa storia: Rocco cresce a contatto con la musica frequentando un negozio di dischi a Perugia, sua città natale; il negozio è di amici di famiglia che gli permettono di immergersi in quel luogo magico, per ascoltare e copiare dischi su dischi.
Ormai adolescente torna a Latina, dove sceglie uno dei grandi amori della sua vita, l’heavy metal, si unisce a band di metallari – a sedici anni ha il permesso di andare a vedere il suo primo “Mosters of Rock” a Norimberga – e suona in varie formazioni, tra cui i “Wilding”, alle feste dell’Unità e in diverse manifestazioni organizzate nel capoluogo pontino.
A vent’anni è la volta dei “Garbages”, band di Roma, con cui va in tourneè in Finlandia, poi gli “Epoca 2000” in provincia di Crotone, gli “Alta tensione” di nuovo a Latina: in questo periodo esce il suo primo EP “Rocco e suoi fratelli”.
Contemporaneamente lavora come tecnico del suono sui grandi palchi della musica leggera italiana, con artisti come Laura Pausini, Riccardo Cocciante, Umberto Tozzi, Enrico Ruggeri, ma non smette mai di studiare; è il 1995, Rocco decide di trasferirsi nella Capitale, frequentare una scuola per chitarra di matrice americana, unirsi ad un gruppo di artisti di strada, “Le mani tese”.
Passano un po’ di anni, e la vita a Roma lo porta a barcamenarsi in tanti lavori diversi, che poco o nulla hanno a che fare con la musica: ma quello che è un amore non può finire. È il 2006, un grande negozio romano di musica, a fine giornata, sta chiudendo le saracinesche, lui entra e compra una chitarra “Echo” modello “Stratocaster”; ancora una volta, come da ragazzino, inverte le corde e comincia a suonarla. È l’inizio di una nuova fase, si iscrive al laboratorio di produzione musicale di Tony Carnevale e alla scuola di musica jazz “Imusicschool” diretta da Angelo Schiavi
Si trasferisce nel reatino, a Forano, per frequentare il corso di formazione per tecnici del suono “1,2,3, prova, ascoltare, registrare, riprodurre” dove si diploma con il massimo dei voti. Gira in lungo e largo la Sabina, si esibisce con il “Gruppo resident de La Centrale”, e, all’inizio del 2018, fonda, insieme ad Andrea di Michele, il duo semiacustico “AndyRock’s”, suonando pezzi storici della musica italiana e internazionale degli anni Settanta, Ottanta e Novanta.
Finalmente, nel 2018, ciò che per anni ha accumulato emerge con artistica prepotenza, e nel 2017 Rocco scrive le sue, di note. Quattro canzoni vedono la luce il 27 febbraio 2018 all’interno del nuovo EP “Virgole” in tutti gli store digitali sia in Italia che in altri venticinque paesi nel mondo, e il 9 marzo 2018 anche su supporto fisico, autoprodotto, con contenuti extra rispetto alla versione digitale. I provini del disco, chitarre e voce di Rocco Giordano, sono registrati presso i MarcoStudyos di Marco Gentili presente nel disco con basso e tastiere, mentre il resto del lavoro è registrato al Madcap studio, con Gianfranco Tassella, fonico del Teatro dell’Opera, in veste di produttore, arrangiatore, fonico e batterista, con gli interventi chitarristici aggiuntivi e i cori di Carlo Melodia, le tastiere e i cori di Andrea di Michele, ed il basso in “Babe d’estate” di Fausto Casara. I suoni di sottofondo della versione CD sono del Sound designer toscano Matteo Bendinelli. Ancora, con Marco Gentili e Massimo Morici Rocco registra le chitarre per alcune canzoni dei “Famosenà”.