Digressione Music tiene a battesimo il nuovo album
della cantante pugliese Giovanna Carone
La cantante barese Giovanna Carone ha dato alle stampe per Digressione Music “Dolcissime Radici”, album nel quale ha raccolto undici brani che compendiano il suo articolato background artistico e formativo e spazia attraverso sette secoli di storia della musica, dal Trecento alla musica barocca per toccare la moderna canzone d’autore. Filo conduttore del disco è il personale percorso ricerca dell’artista pugliese intorno alla lingua italiana e alla sua evoluzione in relazione alla musica e alla poesia.
Ad accompagnare Giovanna Carone in questa nuova avventura musicale è un gruppo a geometrie variabili composto da alcuni tra i migliori strumentisti della scena musicale italiana: Leo Gadaleta (arrangiamenti, violino acustico ed elettrico, piano Rhodes, chitarra classica, chitarra synth e chitarra portoghese, samples ed elettronica), Vince Abbracciante (fisarmonica), Pi
Dal punto di vista prettamente musicale l’album si muove tra il jazz e la musica contemporanea con addentellati che rimandano alla musica del Seicento italiano e quella cameristica.
Aperto dalla splendida rilettura di “O vezzosetta dalla chioma d’oro” di Andrea Falconieri – primo singolo estratto dal disco del quale è stato presentato in anteprima il videoclip nel corso dello streaming di Capitani Coraggiosi – il disco è un susseguirsi continuo di perle che vanno da “Lamento di Apollo” di Francesco Cavalli a “Giovine Vagha” e “Ecco la primavera” di Landini, passa per “Se l’aura spira” di Frescobaldi per toccare la canzone napoletana con “Passione di Libero Bovio” e i Cantacronache con “Un paese vuol dire” di Mario Pogliotti. L’approdo è alla canzone d’autore è sorprendente con “Un giorno dopo l’altro” di Luigi Tenco e “Un anno d’amore” di Mogol ma soprattutto con le brillanti versioni di “Di sole e d’azzurro” di Zucchero Fornaciari e “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno” di Max Gazzè.
Le mie dolcissime radici…
Cercavo un nome per il disco ed è arrivato per caso, con stupore e come un regalo inatteso, mentre cantavo il Lamento di Apollo di Francesco Cavalli. Dolcissime le mie radici e non solo. C’è una radice comune nei brani che ho scelto. È la nostra lingua meravigliosa, il sapore della parola ricercata, i bassi ostinati, la morbidezza della melodia italiana, la poesia. Senza tempo, nel tempo. Sono cresciuta attraverso la musica strumentale, mi sono innamorata del canto “da grande” e ho imparato ad usare la voce nella complessità della musica polifonica, nella parola cantata della musica del ‘600. Se l’aura spira di G. Frescobaldi è una delle prime arie a voce sola che ho imparato e Giovine e vagha di F. Landini, ascoltata da una ispirata cantante tedesca durante un corso sul Trecento italiano tenuto da P. Memelsdorff, mi ha rapita al primo ascolto. Ho scoperto per caso la voce naturale attraverso il repertorio yiddish e ho continuato a cercarla in altre lingue. Dovevo per necessità approdare all’italiano. Sono partita da qui. Ho provato a cantare con leggerezza, a contaminare i miei amori, cercare connessioni tra i bassi ostinati del barocco e quelli della nostra musica leggera. Con naturalezza tutto si è incontrato e reinventato. Ho cercato un complice e Leo Gadaleta, amico e musicista sapiente ed entusiasta, mi ha accolta, sostenuta, accompagnata, sollecitata ad avere una meta, a volte senza meta. E in fondo, ha fatto anche suo questo progetto. Non smetterò mai di ringraziarlo. Guido Morini, Mirko Signorile, Nando Di Modugno, Vince Abbracciante, Pippo D’Ambrosio, Giorgio Vendola e Roberto Ottaviano hanno arricchito, colorato e definito con la loro arte il percorso. Sono onorata della loro fiducia e disponibilità. Fra loro ci sono affetti cari e musicisti che hanno segnato in modo importante il mio cammino musicale. Giovanna Carone
Da un’idea di Giovanna Carone
Arrangiamenti di Leo Gadaleta
Giovanna Carone voce
Vince Abbracciante fisarmonica
Pippo D’Ambrosio percussioni
Nando Di Modugno chitarra classica ed elettrica
Leo Gadaleta violino acustico ed elettrico, piano rhodes, chitarra classica, chitarra synth e chitarra portoghese, samples ed elettronica
Guido Morini clavicembalo, pianoforte
Roberto Ottaviano sax soprano
Mirko Signorile pianoforte
Giorgio Vendola contrabasso
Tracklist
1. O vezzosetta dalla chioma d’oro
2. Passione
3. Lamento di Apollo
4. Un paese vuol dire non essere soli
5. Giovine vaga
6. Un giorno dopo l’altro
7. Ecco la primavera
8. Fantasia – Se l’aura spira
9. Un anno d’amore
10. Di sole e d’azzurro
11. La leggenda di Cristalda e Pizzomunno