MARCO COLONNA & NOISE OF TROUBLE
“Mis sueños son irrenunciables, obstinados, testarudos y resistentes”
Una citazione di Luis Sepulveda per introdurre questo album di Marco Colonna & Noise Of Trouble, l’evoluzione di un progetto e collaborazioni attive da diversi anni ma che assumono oggi una nuova forma. Un album con un’attitudine resistente e una visione collaborativa nonostante sia stato concepito e registrato durante il periodo di lockdown. Questi limiti hanno posto nuove sfide, superate con l’utilizzo di strumenti di diversa origine e provenienza. L’elettronica incontra il suono della stanza e di percussioni africane, o ancora suoni concreti, realizzati utilizzando semplici scatole di carta.
“Ripensando le molte sfaccettature del mondo di fuori la mia casa è venuto naturale mettere insieme il suono dei miei strumenti, i ritmi che mi porto dentro ed un’organizzazione compositiva che trovasse negli interventi a distanza una linfa di confronto e stimolo per una musica che nella mia testa è ibrida, poetica, irrinunciabile. Per cui a volte la scrittura per ensemble di clarinetti sfocia in un duo libero e furente, in altri momenti mi metto in gioco incontrando un cantante hip hop, una canzone o una parte di essa…” racconta Marco Colonna. “Allora capita di inseguire e costruire i suoni che si hanno in testa, come in “Paperbox” dove la batteria è realizzata con scatole di cartone e metallo, e anche di inseguire il contrappunto e la manipolazione melodica di un brano imprescindibile come “El derecho de vivir en paz” di Victor Jara. Ho aperto la finestra, immaginando un mondo al di fuori che rispettasse di più la vita umana, il suo poter essere poesia. Ed ho provato a costruirlo in musica, immaginandolo insieme a persone meravigliose che non hanno permesso alla chiusura di prendere il sopravvento sulla loro capacità di lavorare con gli altri.”
Noise of Trouble diventa quindi un ensemble allargato dove troviamo sempre Luca Corrado (chitarra baritona) e Cristian Lombardi (batteria) affiancati da interventi di alcuni ospiti e tra questi, Roberto Ottaviano, in “LockDawn”.
Credits
“Mis sueños son irrenunciables, obstinados, testarudos y resistentes”
Luis Sepulveda
1. Jellyfish
2. Luis
3. LockDawn
4. Meaning of brotherhood
5. Ladder of Lion
6. Sanza
7. Apocalisse
8. Arising
9. El derecho de vivir en paz
10. Paper box
11. Berta
12. Prospettive
Marco Colonna: Bb, Alto, Bass Clarinet, Sopranino Sax, Conga, Djembe, Bendir, Riq, Kitchen Metals, Paper Boxes, Metal Boxes, African Sanza
Luca Corrado: Baritone Guitar
Cristian Lombardi: Drums
Roberto Ottaviano: Soprano sax on LockDawn
Matteo Scarpettini: Percussions on Berta
Riccardo Fadda (RD): Voice on Apocalisse
Matias Guerra: electric guitar on Prospettive
Tommaso Marletta: Analog Synth on El derecho de vivir en paz
Lorenzo Lemme: electronic drums on El derecho de vivir en paz
Produced by Marco Colonna
Mix and Mastering Tommaso Marletta
All Tracks by Marco Colonna
except El Derecho de Vivir en Paz by V.Jara
and Jellyfish by M.Colonna and L.Corrado
Luis is dedicated to the great poet and fighter for freedom Luis Sepulveda. Berta is dedicated to the young ecologist and activist Berta Caceres.
Un percorso personale ed uno stile unico hanno portato Marco Colonna a diventare uno tra i più interessanti musicisti della sua generazione. Dal 2015 il suo nome ha iniziato a comparire nelle classifiche di fine anno dei media, nominato come uno tra i migliori suonatori di strumenti a fiato d’Italia e, non da meno, dal 2017 appare nella top ten dei migliori musicisti jazz italiani. Nel 2019 è al terzo posto, dietro nomi storici come Enrico Rava e Franco D’Andrea. Nato a Roma nel 1978, è attivo come polistrumentista, compositore, improvvisatore e scrittore ma in anni più recenti ha scelto di dedicarsi al clarinetto basso per esplorare tutte le sfumature di questo strumento a cui associa il clarinetto suonato contemporaneamente. Soluzione che crea effetti armonici e timbrici inauditi. Marco Colonna si è unito alla formazione Eternal Love di Roberto Ottaviano registrando un album con Zeno De Rossi, Giovanni Maier e Alexander Hawkins, pubblicato dall’etichetta Dodici Lune. Il gruppo ha ricevuto ottimi apprezzamenti dalla critica ed è stato in primo piano in diverse classifiche di fine anno sia come album sia come ensemble. Ha preso parte a Unit di Stefano Giust e Evan Parker, un concerto e un album con la partecipazione di Alberto Novello, Giorgio Pacorig, Martin Mayes, Patrizia Oliva e Michele Anelli, pubblicato dall’etichetta Setola di Maiale. Nel 2009 fonda Noise Of Trouble insieme a Luca Corrado, chitarra baritona e Cristian Lombardi, batteria, una formazione che unisce aggressività punk e noise, impegno politico e ricerca. Il gruppo Noise of Trouble ha sperimentato numerosi linguaggi ed ha saputo, in più di dieci pubblicazioni, trovare sintesi sempre nuove fra linguaggi e media con collaborazioni esaltanti come con il poeta Alberto Masala, il rapper RD (membro dello storico gruppo sardo degli Stranos Elementos), il regista sperimentale Leonardo Carrano ed il fotografo Alessandro Lisci. Nel settembre 2019 ha tenuto un concerto in solo presso la Basilica di San Gaudenzio di Novara durante la manifestazione European Jazz Conference, seguito da un tour in Africa. Nel marzo 2020 pubblica “Fili”, nuovo album per clarinetto basso ed elettronica, dedicato a Maria Lai in CD e digitale, mentre sono numerose le pubblicazioni sulla sua pagina Bandcamp, in solo o in collaborazione con altri artisti della scena.