IL NEVER MIND THE BOLLOCKS DELL’HEAVY METAL:
IL DISCO CHE HA RIVOLUZIONATO UN GENERE
Barney Greenway ( Napalm Death): “Il primo album dei Maiden era molto aggressivo. Così crudo e veloce, sembrava una cosa davvero fuori dagli schemi.
Gli Iron Maiden erano pieni di energia giovanile e non si conformavano al tipico stile strofa/ritornello degli altri gruppi metal. Il loro era un sound fresco, nuovo. Il frontman dell’epoca, Paul Di’Anno era una vera icona. Mi colpiva molto la sua acconciatura folle, con i capelli ritti in testa, e l’atteggiamento strafottente. Non era il tipico cantante heavy metal. Urlava a squarciagola e dava ai Maiden un tocco punk, forse involontario, chissà.
L’album dei Maiden definì un’era del metal, come Never Mind The Bollocks dei Sex Pistols fece per il punk. Fu l’album che spinse i ragazzi a prendere in mano la chitarra. Ha fatto da modello allo speed metal, ai Metallica e a molte altre band.