È il più grande evento musicale al mondo celebrato in una sola giornata, dal 2008 il Record Store Day difende la cultura del negozio di dischi indipendente.
Nel 2020 quel mondo è diverso e così sarà anche il Record Store Day, riprogrammato ancora una volta a causa dell’epidemia da COVID-19 e adesso frazionato in tre diverse date: 29 agosto, 26 settembre e 24 ottobre. Sono i RSD Drops. Forse dovremo fare a meno di concerti ed eventi, fuori e dentro i negozi di dischi, ma la magia rimane intatta.
Prevista per aprile e poi riprogrammata a giugno, l’edizione di quest’anno sembrava già destinata a essere diversa dalle precedenti dodici, caratterizzate da talk, feste e concerti. Dopo il divieto di assembramento e l’obbligo di distanziamento sociale, l’unica soluzione possibile era trovare un’altra maniera per aiutare negozi, artisti, etichette discografiche, distributori e tutte le altre attività legate alla filiera.
Consultate le informazioni diffuse da esperti governativi e scientifici, tenendo conto delle diverse circostanze di ogni territorio e dopo aver sentito i partner per valutare l’interesse sociale sui singoli Paesi (l’iniziativa è presente in tutti i continenti esclusa l’Antartide) nasce così l’idea dei RSD Drops.
Gli organizzatori del Record Store Day stanno lavorando sulle liste dei Drops per assicurare un emozionante mix di artisti e generi agli appassionati di tutto il mondo. Le tre liste, che includeranno tutti i titoli già annunciati a marzo, le trovate qui, in Italia su www.recordstoredayitalia.com e sui i canali social collegati.