Torna a grande richiesta l’Orchestraccia in concerto nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica il 14 Luglio alle ore 21.00 nell’ambito di Auditorium Reloaded.
L’Orchestraccia è composta da:
Marco Conidi ( cantautore/attore)
Giorgio Caputo ( attore)
Luca Angeletti ( attore)
Guglielmo Poggi (attore)
Fabrizio Lo Cicero ( percussioni)
Salvatore Romano ( chitarra)
Gianfranco Mauto ( Pianoforte/fisarmonica)
Alessandro Vece ( violino)
Alessio Guzzon ( Tromba)
Claudio Mosconi (basso)
Fate Pietro ( Batteria)
e Angelo Capozzi ( chitarra/ukulele)
L’orchestraccia è un gruppo itinerante delirante folk-rock romano che nasce dall’idea e dalla voglia di attori e cantanti e musicisti di unire le loro esperienze reciproche e confrontarle cercando una forma innovativa di spettacolo nel panorama italiano, una forma che comprenda musica e teatro in una lettura assolutamente attuale. Lo spunto è stato prendere dal folk degli autori romani tra Ottocento e Novecento tutte quelle canzoni e poesie che sono patrimonio della cultura italiana. Dimostrando la loro attualità e la loro freschezza rivisitandone gli arrangiamenti, canzoni come “Alla renella” sembrano scritte oggi, così come le poesie di Trilussa ( L’elezione del presidente, Le cose come stanno ), delineando il ritratto di un paese che evidentemente nei confronti degli oppressi e delle fasce più deboli si è sempre comportato in una maniera prevaricatrice ed arrogante. A tutto questo si aggiungono anche degli inediti, che ben si sposano alle storie dei ragazzi di oggi che non riescono a trovare una casa o un lavoro per farsi una famiglia, oppure dolci ballate d’amore dell’Ottocento, quando gli amori dei poveri erano amori proibiti. Usando delle misture di suono estremamente moderne, dal dub, al punk-rock al patchanka, l’Orchestraccia fa cantare, ballare, ridere, riflettere, commuovere. In una continua ricerca, l’Orchestraccia aggiunge al proprio repertorio brani ed opere (e spesso anche ospiti!) propri della città in cui si esibisce, per dimostrare che soprattutto in Italia alcuni autori (per citare un esempio “Ho visto un re” di Fo, in paragone a Belli), anche se logisticamente distanti, trattano tematiche simili ed attuali! Un nuovo modo di vedere le distanze quindi, non più come divisione, ma come arricchimento del patrimonio culturale.
Auditorium Parco della Musica – Cavea
Via Pietro de Coubertin 30
Biglietti: €28 Platea numerata compresa prevendita – € 20 tribuna numerata
Produzione : THE BEAT PRODUCTION
Uff. stampa: Marina Luca