PAROLE O_STILI: GAY, MIGRANTI ED EBREI CATEGORIE PIU’ COLPITE DA ODIO E VIOLENZA ON LINE
I social megafono dei linguaggi violenti, le fake news confondono 1 cittadino su 3
da rilevazioni SWG per la quarta edizione di Parole O_Stili 8-9 maggio
Di seguito le dichiarazioni di Malika Ayane durante l’intervento di Parole O_stili
PANEL “Quando a settembre rivedrò i miei compagni” con Lucia Azzolina, Marta Losito, Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net
“Cerco sempre di dialogare con le persone, di arrivare a una riflessione. È capitato a volte che ci fossero persone, degli haters, che poi portate a una riflessione hanno cambiato opinione. Coi “cocci” invece non c’è niente da fare e bisogna adottare il principio dell’ignorare anche se è molto difficile. In tv mi è capitato di essere oggetto della frustrazione di alcune persone e mi sono resa conto che manca il dialogo. Ho notato, inoltre, che tante persone sono sole. Bisogna sempre cercare di dialogare, fino a dove è possibile. Naturalmente quando si vede che non è possibile, bisogna cercare di far aiutare queste persone – soprattutto quelle piccole – da chi è vicino a loro. Se vedete qualcuno vicino a voi che si sente solo, non isolatelo ma fategli domande. È più facile intervenire nella vita reale che cercare di raggiungere una persona dall’altra parte del paese via web.”
“Utilizzo i social media per imparare cose nuove perché a volte sottovalutiamo quanto i social possano essere dei mezzi di informazione: dei contenitori di grandi lezioni, a volte, e in altri casi semplici vettori di nuove informazioni. Durante la quarantena, ad esempio, ho imparato tanto su posti nel mondo dove non sono mai stata. Con un gruppo di amici abbiamo anche aperto una pagina Instagram, Decameretta, dove tutti possono mandare dei contenuti, anche ripresi da altri profili, e dove condividiamo cultura e divertimento secondo un tema preciso scelto quotidianamente.
“Quando è iniziato il lockdown, studenti e insegnanti sono stati straordinari e hanno trovato subito un modo per tornare al lavoro. In tanti sono stati molto fortunati ma non tutti hanno avuto la stessa fortuna. Faccio il tifo per tutti quelli che fanno parte della scuola italiana: alcune famiglie non hanno sempre la disponibilità di fornire dispositivi e connessione, stessa cosa vale anche per gli insegnanti. Complimenti davvero a insegnanti e studenti.
“Spero che a settembre si possa ritornare a fare tutto quello che ci piace, in sicurezza, e che le scuole riaprano per far sì che i ragazzi possano fare le loro scoperte e i loro errori. La cosa che vorrei sempre ricordare agli studenti è di creare un rapporto con i professori. Capiterà che ci saranno quelli che non ci piacciono ma l’insegnante nasce proprio per rendere la vita più semplice allo studente, per poterlo comprendere come un genitore a volte non può fare. Deve essere un adulto che avvicina alla crescita: è una cosa molto faticosa ma molto bella. Più cose si conoscono più si ha la possibilità di proporre qualcosa che gli altri non hanno mai fatto. Se non fossi stata attenta durante le lezioni delle figure retoriche non avrei fatto il lavoro che faccio. Se sono ancora qui, con tutti gli alti e bassi, è solo perché ogni parola e ogni frase la studio con grande attenzione.”
Ufficio stampa
SEC Newgate