SD Factory e Rainbowie Festival
presentano:
David Bowie Days
Sabato 11 e domenica 12 gennaio 2020, in occasione del quarto anniversario della scomparsa di
David Bowie, verrà presentata presso la SD Factory laboratorio creativo, la mostra “CROSSING BOWIE”.
Opere di Valentina Carrera, Giuseppe Orsenigo, Ivano Boselli, Linda Grittini,
Giuliano Grittini, Antonella Torquati, Daniele Gozzi.
La mostra farà da cornice ideale per gli appuntamenti musicali in programma:
GROUND CONTROL e ZIGGY STARDUST’S ODYSSEY
Orari:
sabato dalle ore 18
domenica dalle ore 16
Ingresso libero (offerta a discrezione all’ingresso)
La figura di David Bowie, oltre la genialità della sua proposta musicale, è stata sin dal suo comparire sulle scene, prima inglesi e poi internazionali, un forte punto di richiamo estetico, sia per la forza della sua immagine polimorfa sia per la freschezza e libertà dei suoi messaggi.
Nel corso della sua carriera poi ha stretto un legame sempre più forte con l’Arte attraverso le sue esperienze con la Factory di Warhol e poi anche facendosi collezionista di opere d’arte contemporanea.
Considerando la sua storia non si può ignorare il Cinema e le sue partecipazioni in pellicole generalmente dal forte impatto emotivo, e la Poesia, con la quale si è relazionato sin dagli esordi ed ha forse avuto culmine nell’incontro con Borroughs nei primi anni ’70.
David Bowie è una delle icone di Bellezza che ha attraversato più generazioni, spesso assimilato all’intramontabile icona Marilyn Monroe.
Indistintamente uomini e donne, dai venti ai sessant’anni, di ogni ceto sociale e formazione culturale, non possono che essere attratti dal fascino che il trasformista inglese sapeva emanare sia in scena che nelle interviste.
MOSTRA CROSSING BOWIE a cura di RAINBOWIE FESTIVAL (Milano)
Un occhio bendato, un volto tirato pallido, una freccia, una presenza androgina, un rosso fulmine o due rosse labbra, un terzo dorato occhio che si apre, apre e rivela che tutto ciò che può essere è, in successione o in contemporanea, così sopra e così sotto. E’ un abbraccio, quello dell’artista che vede il mondo, che rivela al mondo quello che è oppure suggerisce quello che potrebbe essere, ammonisce su una direzione sbagliata oppure, comunque, sferza le coscienze ad un pensiero aperto.
Questo è stato David Bowie dallo sbarco sulla Luna fino al passaggio al Terzo Millennio, lo è stato per i suoi contemporanei ma continua ad esserlo per le nuove generazioni.
La mostra vuole essere un omaggio alla sua immagine, da quella più popolare dei personaggi che si è inventato lungo la sua carriera alla più famigliare dei moltissimi servizi fotografici che l’hanno visto amato da fotografi e pubblico. Ogni artista attraverso il segno e il colore trasforma la Bellezza di Bowie nella propria Bellezza artistica.
ll pubblico viene accolto da un’installazione di Giuseppe Orsenigo – un razzo spaziale che viene lanciato nello spazio fisico o fantastico attraverso un gioco di specchi – riferimento al personaggio di Major Tom delle canzoni di Bowie – simbolo dell’artista che si eleva sopra l’Umanità – invito al pubblico di entrare in un mondo fantastico. Un percorso artistico tra arte pop, figurativa, grafica, astratta, installazioni. In mostra opere dell’artista Valentina Carrera dedicate a Blackstar e alla rielaborazione della complessa simbologia di cui la produzione di Bowie è ricca.
Il percorso della mostra attraversa stili e fasi dai riferimenti alla pop art con gli iconici ritratti di Giuliano Grittini , Linda Grittini, Antonella Torquati e Daniele Gozzi, lavori sul modulo e la ripetizione pop fino all’astrazione concettuale in opere dedicate a brani come Station to Station o Lazarus della Carrera e ancora un lavoro completo di una decina di lavori grafici del fotografo Ivano Boselli dedicati all’album Low che presenta in mostra anche ritratti concettuali e simbolici.
Il progetto RainBowie Festival invece nasce nel 2016 in occasione dell’incontro di diversi artisti milanesi al Flash Mob alle Colonne di San Lorenzo quando è stata data la notizia della morte dell’artista inglese. Nel corso del 2017 si sono presentati in diverse sedi tra le provincie di Milano, Varese e Monza Brianza più di 30 appuntamenti tra mostre, incontri, conferenze, concerti e spettacoli.
ZIGGY STARDUST’S ODYSSEY
“Non sapevo che ora fosse… le luci erano basse, mi chinai sulla mia radio, un tizio stava mandando del Rock’n’Roll… poi il suono forte diede l’impressione di sfumare ma ritornò come una voce lenta su un’onda di distorsioni dalle frequenze Instabili.
Dalla radio non sentivo più le urla rivoluzionarie ma un indistinto gergo cosmico… proveniva dallo spazio, forse da Marte… era la musica di ZIGGY STARDUST!!!”
Con questo spettacolo si celebra l’arte di DAVID BOWIE e del suo alter-ego alieno con un concerto narrativo legato proprio a quel periodo…
Nicola Pulvirenti: voce, chitarra – Erik Montanari: voce, chitarra – Erika Patroncini: letture
GROUND CONTROL
Ideatori dell’EVENTO sono i Ground Control, attivi dall’inizio del 2017 con un progetto di inediti e arrangiamenti in chiave psycho-stoner di brani di David Bowie. L’audace scelta dei 4 membri della Band è un omaggio al valore creativo della musica, che questo maestro ci ha trasmesso in modo indelebile!
I Ground Control hanno all’attivo anche un disco “Untied”, composto da 8 inediti e dalla cover di “Absolute Beginners”; questo primo lavoro del gruppo è disponibile in formato CD e nei principali digital store.
“Un album cerebrale, ma allo stesso tempo fantasioso. Sonorità e parole dure, con i piedi piantati per terra, ma con il cuore tra le nuvole, in giro per lo spazio chissà dove. Un invito a liberarsi dagli schemi sociali e trovare se stessi, anche a costo di perdersi e uscire dai radar della torre di controllo. Decisamente buona la prima per i Ground Control” (ROCKIT.IT)