Novanta
Some are stars
Impreziosito dalla partecipazione di Dario Torre degli Stella Diana (voce in “Outside noise”) e di Marco Barzetti, alias True Sleeper (voce in “To realize”), “Some are stars” è un ep di quattro brani dalla gestazione lunghissima: circa tre anni.
L’ultimo lavoro di Novanta risale al 2016: è “Hello we’re not enemies” (Seashell Records), album numero tre di una discografia che comprende anche altri due ep e svariate partecipazioni a compilation italiane (da quelle di Rockit.it a “Viscere vol. 3”) e internazionali (tra cui i tributi a Cure e Smashing Pumpkins a cura di The Blog That Celebrates Itself). In questi tre anni Manfredi Lamartina, titolare del progetto, ha affrontato diversi cambiamenti nell’approccio alla composizione.
“Some are stars” non è solo una ripartenza: è contemporaneamente la fine e l’inizio di Novanta. Non più un progetto solista, ma un duo che comprende anche il batterista Agostino Financo Burgio (all’opera con Nicolò Carnesi, Hank, Moque). Il suono smette di essere lo-fi, casalingo: adesso c’è più impatto e pulizia, anche grazie al lavoro di Lucantonio Fusaro, Claudio Piperissa e Luca Ferrari, che hanno registrato e mixato il disco al Faro Recording Studio di Somma Lombardo (Varese). Il mastering invece è a cura di Andrea De Bernardi.
Ma che genere è quello di “Some are stars”? Manfredi Lamartina, fondatore e leader di Novanta, ama definirlo ceiling-gazing: un mix di dream pop, post rock e synth- wave da ascoltare a volumi bassissimi oppure altissimi. Niente vie di mezzo.
La talentuosa Ilaria Sponda (ilariasponda.pixieset.com) ha realizzato la copertina dell’EP e il video del brano “Lovers”.
L’EP uscirà in digitale e in edizione limitata in cassetta il 21 novembre 2019 per Seashell Records.
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