Quando Wim Wenders ebbe l’idea di girare Il cielo sopra Berlino, iniziò a camminare per le strade della città annotando su un taccuino tutte le cose che lo colpivano. Allo stesso modo, le canzoni de Gli angeli di Wenders nascono dagli appunti presi su un registratore portatile in questi ultimi anni, tracce vocali e assoli di pianoforte.
L’album è stato registrato una prima volta nella primavera del 2016 ma, non contenti del risultato, i T.M.O. si sono presi del tempo per scrivere nuove canzoni e provare nuovi arrangiamenti, cercando di dare una forma più completa al nuovo lavoro. Così, a quattro anni di distanza dall’esordio di Naturale Ep, la band siciliana torna con un album decisamente post-rock, dove la chitarra e il pianoforte restano spesso in evidenza e la sezione ritmica scandisce il ritmo di ogni brano.
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Nei testi, che sfiorano l’ermetismo, si racconta di Alzheimer (Altrove), dei sogni in cui appariamo diversi dalla realtà (Sospesi), di storie d’amore complicate (Randagi), della voglia di crescere cambiando atteggiamento (Da qui in poi) e del rapporto tra padre e figlia (Mai come adesso, testo scritto da Rosa con la supervisione di Marco).