Gina Été annuncia di aver pronto il suo primo Ep dal titolo Oak Tree che verrò pubblicato a Giugno via Lauter.
La musicista svizzera dopo aver presentato il primo singolo “Mauern” oggi svela un altro tassello presentando il nuovo estratto “Im Rhy” attraverso il video diretto da Barbara Steinitz e Peter Bräunig.La musicista mostra con questa canzone il suo lato più intimo, attraverso anche un timbro vocale molto malinconico, nonostante la giovane età e il debutto in dirittura d’arrivo il suo modo di fare assomiglia a quello di una chansonnier navigata, figlia della strada da cui attinge per raccontare in musica le storie vissute in prima persona o di riflesso.
Il motivo che ha spinto Gina a scrivere questa canzone è stata la decisione di allontanarsi da famiglia e affetti per trovare nuovi stimoli in un altra città, ecco come lo racconta lei: “Mi sentivo male. Ero arrivata in questa nuova città, doveva essere tutto eccitante, così tanti nuovi posti, bar, festival, ristoranti, parchi, studenti, musicisti, altri artisti… Non ho provato eccitazione. Per me erano soltanto quelle grosse pareti grigie da cui non poter uscire e la domanda che mi stavo ponendo più e più volte: era questa la scelta giusta?”
Poi continua sottolineando quanto sia stata sofferta la decisione di cambiare vita “Mi ero trasferita in un nuovo posto perché avvertivo la mia città natale come se stesse diventando più piccola, stritolandomi. Ma allontanarmi significava prendere le distanze da tutti i miei amici, dal mio paese natale e soprattutto dalla mia band. Ho visto come i miei amici fare nuove amicizie, i miei musicisti suonavano sempre di più in altre band e tutto sembrava andare avanti senza di me. All’improvviso non ricordavo, perché volevo andarmene, non sentivo la forza di andare avanti da sola, dubitare dei miei obiettivi, delle mie decisioni, del mio percorso musicale, desideravo essere qualcun altra per aver temuto che tutto ciò che avevo accumulato sarebbe caduto a pezzi. In questo momento, in questo stato d’animo disperato e dispiaciuto, poco prima che potessi decidere di smettere di suonare e iniziare una nuova vita, ho scritto questa canzone. Ironia della sorte, nulla è veramente crollato, ora so quali amici avrò per tutta la vita e la collaborazione con i miei musicisti è diventata più intensa e la canzone è una delle loro preferite. Tuttavia, la sensazione sta tornando di volta in volta, la sensazione di non aver fatto le scelte giuste, che altre persone stanno vivendo la vita che avrei voluto vivere con facilità mentre sto lottando. Ma immagino, questa sia una parte della vita di ogni artista, se non di ogni vita umana. Dubitare.
E il video che accompagna il brano rende efficace il senso di vuoto e spaesamento della protagonista. Barbara e Peter costruiscono un paesaggio tetro e grigio dentro cui si muove un’ombra femminile, si intuisce fin da subito il suo triste stato d’animo e lo si capisce meglio quando tenta di fare un gesto estremo pur di tornare a vedere la sua vita nuovamente “colorata” e viva.
Interpellata sulla realizzazione del clip Barbara afferma “Alcuni mesi fa ho ricevuto un invito da Gina Été per realizzare il video per una delle sue nuove canzoni. Sono stata ad un suo concerto a Berlino e sono stata molto contenta di conoscere lei e la sua bella musica: canzoni malinconiche che non mancano di un certo modo umoristico di affrontare pensieri profondi. “Im Rhy” mi ha attratto soprattutto per due motivi: prima ho vissuto anche io in diverse città e paesi. Posso ricordare quel momento, quando arrivi in un posto nuovo, ti getti in una situazione completamente nuova e inizi a dubitare che sia stata una buona decisione lasciare tutto quello che conoscevi alle spalle e ricominciare daccapo. Probabilmente tutti conoscono questo stato in un modo o nell’altro, anche senza cambiare città. Sono stata anche toccata dal linguaggio: “Im Rhy” è cantata in tedesco, ha un suono familiare per me in quanto sono cresciuta nel sud della Germania, non troppo lontano dal confine svizzero. Conosco anche entrambe queste città che sono diventate così importanti per Gina, Colonia e Basilea. Lo stesso fiume scorre tra di loro, eppure il fiume è così diverso in entrambe le città sotto molti aspetti. Io e Gina abbiamo scambiato alcune chiacchiere sullo storyboard del video, ma soprattutto mi ha permesso di sviluppare le sue parole liberamente.”
Poi si sofferma a parlare della tecnica utilizzata e della collaborazione con Bräunig “Avendo già lavorato usando la tecnica del teatro d’ombre per le illustrazioni di libri, in spettacoli di burattini e in parte in un altro video musicale, ho voluto continuare a sviluppare questa tecnica. La ridotta semplicità delle immagini d’ombra si adatta molto bene alla malinconia di questa canzone. Sono stata felice di lavorare con il regista Peter Bräunig, che ha aggiunto un’importante tocco artistico alle riprese e al montaggio del video. La maggior parte delle scene e dei piccoli trucchi sono fatti a mano, tirando fili, usando stop motion con pupazzi mobili e animando le ombre muovendo i faretti, ma Peter ha anche usato alcuni semplici effetti lavorando con strati, dissolvenze incrociate e colorazione nel processo di post produzione. Immagino che tutto il resto sia auto-esplicativo.”
Julien Fernandez
5RP