Renato Zanganelli, “Ma chi erano mai questi Beatles? Un’esperienza personale“, Ed Booktime – € 18,00
PERCHE’ UN ALTRO LIBRO SUI BEATLES?
Ne sono stati scritti centinaia…MA…ho voluto raccontare in quale modo i Beatles sono entrati, con un incredibile impatto, nelle nostre orecchie, nel nostro “sentire”, respirare, pensare, vivere.
Nei nostri cuori. Tutto visto da un ex-ragazzo della periferia milanese… Perché ciò che noi siamo e viviamo oggi è anche frutto di quel che hanno combinato quei 4 ragazzi di Liverpool fra gli ultimi anni ’50 ed, in particolare fra il ’60 e il ’70.
In quel decennio, la diffusione della loro musica, permeata di semplicità, intelligenza, aggiunte all’immediatezza di ogni loro espressione, hanno trasformato, rinnovato, non credo di esagerare se dico, il pensiero universale o, meglio, il pensiero popolare che ne è alla base.
Quattro post adolescenti di periferia, toccati nella loro prima infanzia dagli orrori della Sec. Guerra Mond, che, giunti al tempo del “boom economico ” successivo alla ricostruzione dell’Europa, si uniscono intorno all’idea di fare musica…di divertirsi…con due soldi in tasca…
Ma si divertivano SUL SERIO: non è azzardato asserire che, pur privi delle convenzionali “nozioni musicali” furono geniali nel COMPORRE, ritrovandosi fra loro, a casa dell’uno o dell’altro,con strumenti da poche sterline, la loro musica che li portò alla prima, un po’ sgangherata ma fondamentale tournèe di Amburgo nel 1960.
Chi si recava in quei locali dove si esibivano i Silver Beatles, un po’ birrerie e un po’ postriboli, veniva forzatamente raggiunto dal senso di novità, freschezza e potenza dei loro suoni e canti.
Quei mezzi straccioni, travestiti da “Teddy Boys”, vengono quindi notati da vari avventurieri e/o produttori di fenomeni discografici. Tutta gente della quale, nonostante l’età e la condizione eco-nomica, non subirono MAI alcun condizionamento.Il legame che si consolida fra i 4, composto di sentimenti di Amicizia autentica, solidarietà, creatività e intelligente determinazione, si impone a chiunque.
Fin dal loro primo disco immesso in commercio e frutto delle loro esibizioni amburghesi, faranno capire a tutti di non essere disponibili ad alcun tipo di manipolazione discografico-commerciale. Ogni persona, degna di nota, che li abbia conosciuti veramente, testimonierà in seguito che, parlando con loro, si poteva affrontare qualunque argomento essendo certi di non sentire mai una sola banalità o stupidaggine.
Era, ripeto, il 1960…
Tutti poi, almeno noi settantenni o giù di lì…sappiamo cosa è successo nei 10 anni successivi: la fama, il denaro, le famiglie, gli eccessi — e chi più ne ha…Un gran materiale offerto in pasto a pubblicisti, pseudo- intellettuali, sociologi saccenti e così ia. Fiumi, oceani di articoli, interviste, filmati e feroci manifestazioni di scandalo, da parte di scandalosi idioti !
Nessuno mai riuscì ed, ancor oggi riesce ad etichettare, definire o confezionare in alcun modo il fenomeno “Beatles”.
In quei 10 anni, John, Paul, George e Ringo hanno regalato alla mia generazione, nel mondo intero, MUSICA NUOVA , sempre in costante evoluzione, NUOVE IDEE e concezioni intorno ad ogni accadimento globale. POESIA, CINEMA, EDUCAZIONE CIVICA di LIBERTA’ DI PEN-SIERO E DI AZIONE CON SENSO DI RECIPROCO RISPETTO.
Vi pare sufficiente tutto ciò per suscitare, in me, il desiderio, l’ansia di testimoniare ai più giovani
la storia dei Beatles? Se pensate di sì, Autore ed Editore ringraziano.
Renato Zanganelli