Un viaggio nel quartiere del rapper con Anna Trieste, Casa Surace, Sandro Ruotolo, Gino Fastidio e tanti musicisti: arte e cultura simbolo riscatto per giovani dei quartieri.
San Gaetano, terzo estratto dall’ultimo album del rapper, BC20. San Gaetano è disponibile sulle piattaforme digitali mentre il videoclip del singolo è sul canale Youtube di Speaker Cenzou:
Dopo le citazioni a Star Wars di Siamo a Casa, l’artista ha voluto dedicare San Gaetano a uno dei suoi maestri: il brano è infatti un omaggio ad Amico mio, canzone del 1985 di Pino Daniele, reinterpretata da Speaker Cenzou e dal rapper Pepp-Oh e arricchito dal beat del producer Herrera e dal piano di Francesco Villani. Ne viene fuori un pezzo in pieno stile Neapolitan rap power ma intriso di soul, funk e hip hop che spazia dalle citazioni a Pino Daniele alle dediche in metrica per Enzo Avitabile.
“Sono particolarmente legato a questa canzone – afferma Speaker Cenzou – che avrei voluto proporre già nel 1996 nell’album “Il bambino cattivo”. Il ritornello del brano “A San Gaetano o’ tiemp’ è oro! Lor’ nun se fann fa” riprende le parole contenute in Amico Mio di Pino Daniele. Per me è una gemma, che ho dovuto conservare per 25 anni, ma descrive ancora perfettamente il mio quartiere”.
San Gaetano, infatti, altro non è che il nome del quartiere di Napoli in cui Speaker Cenzou è cresciuto, personalmente e musicalmente. Nel videoclip, ad accompagnare la musica del rapper, ci sono i fotogrammi del centro storico di Napoli insieme a personaggi del mondo dell’arte e della cultura partenopea di ieri e di oggi, dai giornalisti Anna Trieste e Sandro Ruotolo agli youtubers Ricky e Pasqui di Casa Surace, dal comico Gino Fastidio agli artisti Pepp Oh, Oyoshe e Valerio Jovine.
“Questi personaggi hanno un ruolo chiave nella storia di San Gaetano. Rappresentano la capacità della cultura e dell’arte – dichiara il rapper – di tirare fuori dalla fogna un ragazzo che vive nei quartieri, dal centro storico al Vasto, da Secondigliano a Napoli Est. Questa canzone parla di un ragazzo qualsiasi che, come purtroppo succede spessissimo a Napoli, vede i propri amici imboccare cattive strade. Ma, a questo, risponde proponendo un riscatto fatto di cultura. E’ incredibile pensare che questo pezzo, scritto oltre 20 anni fa, oggi abbia lo stesso valore narrativo degli anni Novanta”.
Il videoclip di San Gaetano fa parte di una trilogia aperta da Siamo a Casa che si concluderà con un terzo singolo di BC20 in uscita nel 2019. Lo stoyboard, ideato da Speaker Cenzou con sceneggiatura e regia di Luca Delgado, è ancora una volta una citazione e una dedica al cult movie degli anni Ottanta “FF.SS.” – Cioè: “…che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?” di Renzo Arbore.
BIO
Classe ’76, Speaker Cenzou assorbe fin da giovanissimo i suoni della sua città, Napoli, fondendo l’eredità di Pino Daniele, Enzo Avitabile e dei Napoli Centrale con gli insegnamenti di Krs One. A soli 14 anni esordisce nella prima formazione de La Famiglia e partecipa al primo grande successo dei 99 Posse “Curre Curre Guagliò”, dando il via a una lunga serie di collaborazioni con la band. Nel 1996 pubblica “Il Bambino Cattivo”, l’album d’esordio che raccoglie forti consensi di pubblico e critica, portandolo a partecipare all’album di Neffa “I Messaggeri della Dopa”. Nel 1999 esce “Malastrada”, a cui segue un fortunatissimo tour che lo proietta nell’olimpo dell’hip hop italiano. Con la prima formazione dei Sangue Mostro – progetto nato dalle jam session dei primi anni ’90 con Ekspo, Zin, 2phast e o Kiatt per le strade del centro di Napoli – pubblica nel 2008 l’album “L’urdimu Tip”. Nel 2012 torna sul palco con i 99 Posse per il “Cattivi Guaglioni Tour” e pubblica “Sodo Tape Vol.1”, il primo mixtape ufficiale che ha l’obiettivo di dare spazio e visibilità ai talenti napoletani emergenti. Tra il 2014 e il 2016 continua a produrre e partecipare ai brani di amici e colleghi della vecchia e nuova scuola: Clementino, Rocco Hunt, Ntò, Francesco Paura, Jovine e il polistrumentista Daniele Sepe e nel 2017 pubblica “Ammostro”, la sua prima autobiografia che prepara il terreno all’uscita di BC20 nel 2018, il disco “ponte” – come Cenzou stesso lo definisce – tra tutto quello che è stato e tutto ciò che verrà.
BC 20
“BC20 Director’s cut” celebra i 20 anni dall’uscita de “Il Bambino Cattivo”, il primo disco rap prodotto a Napoli, un lavoro seminale che è stato fonte di ispirazione e punto di riferimento per le generazioni successive. L’album raccoglie 15 tracce, di cui 6 inediti e 9 remake di pezzi estratti da “Il Bambino Cattivo”, rimanipolati nelle produzioni e nelle liriche, che in molti casi sono state riscritte mantenendo la metrica dei testi originali. “BC20 Director’s cut” ambisce a creare un ponte tra quanto successo in Italia negli anni ’90, la famosa Golden Age, e il presente e futuro della nuova scena, tornando a fare luce sul glorioso passato del rap italiano, illuminandolo con nuova linfa artistica. Il disco riunisce così vecchie e nuove leve dell’hip hop, tra cui Ensi, Ghemon, Clementino, Rocco Hunt, Tormento, Tony Madonia, Ice One, Ida Rendano, Dope One, Kiave, E Green, Francesco Di Bella, Ntò, Sonakine, Francesco Paura, Danno, Oyoshe, Iken, Papa J, Valerio Jovine, Daryo Bass, Mama Marjas, Herrera, Francesco Villani, Pepp Oh, Ciro Riccardi, Dj 2Phast, Dario Sansone, Daniele Sepe, Simona Boo, Dj Uncino, The Essence.