Ecco l’intervista a Hera Singer, vocalist, performer & art addicted, in occasione dell’uscita del suo EP natalizio “My Christmas Gift”.
Ciao Hera!
Nella tua biografia dici di essere ispirata dalle atmosfere elettro- pop Soul.
Quali sono i tuoi riferimenti musicali? Hai degli artisti che ti hanno fatto desiderare: questo è quello che voglio fare?
Ciao, grazie innanzitutto per la vostra attenzione! Come hai letto nella mia biografia, ho avuto delle esperienze molto eterogenee dal punto di vista artistico; Hera è il risultato di tutte queste contaminazioni e di conseguenza i miei riferimenti musicali sono numerosi e di diversa natura.
Alcuni però hanno fortemente influenzato il mio modo di concepire l’arte, primo tra tutti c’è il camaleontico Davide Bowie, trovo che i suoi brani siano di una spaventosa attualità, Stevie Wonder per l’incommensurabile bravura, Sting, Michael Jackson, Take 6, Elton John, Dionne Warwick, Alicia Keys, Pino Daniele, Lucio Dalla, Battisti…potrei andare avanti ancora per molto!
Il disco che ti ha cambiato la vita?
Non saprei indicarti un album, molti sono quelli che hanno colpito la mia immaginazione. Di certo posso dirti che l’effetto dirompente sulla mia dimensione artistica, quella sensazione che senti quando qualcosa ti colpisce davvero, l’ho provato con una canzone, Life on Mars.
Quanto è importante l’immagine?
Credo sia importante tanto quanto il contenuto che vi si nasconde dietro. Anche questo è un aspetto in cui mi ha ispirato David Bowie, con il suo trasformismo, il creare dei personaggi, senza mai perdere però il rapporto sincero e riservato che aveva con la propria identità. Per me Hera è una esaltazione di aspetti del mio carattere che rimarrebbero discreti, nascosti, ma che nella sua immagine piena di vitalità e colori prendono il sopravvento. Poi, mi rifugio nel mio privato e difendo la mia altra dimensione, ma HERA è una parte di me ed ha tutti i miei cromosomi! Ecco perchè mi sono circondata di amici e grandi professionisti che mi aiutano a realizzare il look e l’immagine che ho in mente, come Mario Di Benedetto, Gianni Di Nucci e Giovanni Grieco.
Le cover che esegui sono brani che in qualche modo sono stati fondamentali per te.
Come riesci a trovare ispirazione per gli arrangiamenti che proponi? Come riesci a fare tuoi i brani che hai proposto (in particolare Life on mars e Mad world sono molto interessanti…)
C’è un lavoro accuratissimo dietro le proposte musicali di questo progetto, la maggior parte dei brani sono il frutto di una densa attività in studio di registrazione, della condivisione di idee e della sinergia con un team di validi musicisti; proprio per questo alcuni arrangiamenti nascono durante le prove per i live e vengono elaborati successivamente in studio. Personalmente mi piace seguire la produzione dei brani a partire dall’atto creativo, quando qualche nuova idea affiora nella mia testa, sino al mastering finale, questo credo che li renda decisamente miei. Quelli che hai citato, in particolare, sono nati da una serata in studio con Stefano Spallotta (che ha arrangiato molti dei miei lavori) finita con le riprese del video in piena notte nei posti più impensabili, come affianco ad un lampione in un giardino deserto!
E con la musica italiana come ti rapporti? Hai dei riferimenti specifici anche li?
Io sono figlia della musica italiana e ne sono orgogliosa. Sono cresciuta cantando Pino Daniele, Mia Martini, Tenco, Mina, Battisti e Dalla. Mentirei se ti dicessi che non contano più, che ora sono completamente lontana. I pezzi di questi grandissimi autori costellano la storia dei miei concerti e sono spesso oggetto di personali rivisitazioni. Sul mio canale Youtube ci sono dei video acustici con Chitarra e percussioni, ad esempio, che mi vedono interpretare alcuni classici come “Volare” o “A me me piace o Blues”! Come segno di riconoscenza a questa tradizione, ti svelo inoltre che ho inserito nell’EP natalizio “My Christmas Gift” anche un omaggio a Lucio Dalla.
Nei tuoi live cosa proponi ai tuoi fans? Sei accompagnata da una band?
Nei live mi piace instaurare un rapporto con il pubblico, l’interazione è fondamentale nel mio modo di vivere l’arte. Solitamente sono accompagnata da una band, ma propongo anche un live set in acustico con voce, chitarra, violino e contrabbasso. In generale non ho un line up fisso, anche se molti dei musicisti con i quali lavoro sono gli stessi da molti anni.
Faresti mai o hai pensato di fare un talent per farti conoscere? Che ne pensi di questo modo per fare successo?
Molti ne dicono male, ma alla fine fanno la fila per entrarci… io non ne dico male, ma non ho fatto la fila per entrarci a parte un paio di sporadici tentativi. Forse avere un progetto con una identità è un elemento che poco si presta alla dinamica del talent, gli artisti non sempre riescono a convivere con la logica rigida del format, mentre per giovani interpreti alla ricerca della propria identità artistica e professionale, può essere una possibilità.
Hai in uscita un nuovo lavoro… ce ne puoi parlare e raccontarci quale Hera troveremo?
Sono molto felice di poterti parlare di questo EP, in uscita in questi giorni per NeosKronos/Giovanni Valle Edizioni Musicali.
L’EP “My Christmas Gift” rappresenta per me il miglior regalo di Natale per tutti coloro che mi stanno sostenendo. Racchiude alcune delle pagine più intense del repertorio natalizio americano, ma anche alcuni classici degli anni ’80 e ’90. Voglio approfittare di questa occasione, per ringraziare oltre ai miei musicisti, ( Emiliano Begni al piano, Antonio Colaruotolo al Basso e Contrabbasso, Stefano Spallotta alle chitarre, Mauro De Paulis alla Batteria) i numerosi ospiti che hanno risposto alla mia richiesta ed hanno partecipato al Disco, rendendolo unico.
Luigi Mattacchione (armonicista cromatico dell’orchestra di Morricone) ha suonato un fantastico solo su “All I want for Christmas is You” sostenuto dalle percussioni latine di Teodoro Delfino, per un risultato che vi invito a scoprire; Fabio Gelli e la sua tromba, invece, hanno colorato la divertente “Santa Claus is Coming to Town”, mentre ti confesso mi sono emozionata nel cantare il grande classico “I’ll be home for Christmas” sostenuta solo dal quartetto d’archi NEOSQUARTET ( Demi Laino, Simona Foglietta, Silvia Dello Russo, Donato Cedrone) e dalla chitarra classica di Stefano Spallotta ( mi sono sentita un pò una diva di un film anni ’50!!). Una parola speciale la voglio spendere per Emiliano Begni che con le sue intuizioni e la sua sensibilità pianistica ha reso unica la sensuale “Santa Baby” e mi ha permesso di cantare con grande intensità “La sera dei Miracoli”, il mio omaggio sincero a Lucio Dalla. In quest’ultimo brano poi, potrete ascoltare l’intensa voce del Violino di Ilenia De Meo, un’amica oltre che una fantastica musicista.
I tuoi riferimenti per conoscere la tua musica?
Il primo e più ovvio riferimento è quello di visitare il mio sito web www.herasinger.com dal quale puoi facilmente raggiungere tutti i miei social. Tengo molto però al mio canale Youtube, “HeraofficialchannelHD”, dove trovate i miei video e le anteprime dei miei futuri lavori.
I video sono stati il primo contatto tra il pubblico e la musica di Hera, ed hanno avuto subito un grande riscontro, del quale sono stata felicissima. Come dicevamo prima, l’immagine e la musica del mio progetto sono legati profondamente; molti di coloro che mi hanno seguito in questi anni hanno amato guardare la mia musica oltre che ascoltarla.
Per facebook, la pagina “heraproject”, mentre su instagram mi trovate come “heraproject2016”.
Ovviamente trovate le tracce del mio primo EP “Inside Me” e quelle di “My Christmas Gift” in tutti i digital stores musicali e sui canali streaming. Grazie per la tua attenzione, un saluto ed un sincero augurio di Buon Natale a tutti i vostri lettori, aspetto i loro feedback!
GRAZIE!
Sito web:
www.herasinger.com
Facebook:
heraproject