«La politica, il disastro dell’ILVA di Taranto, l’ondata di migranti e le campagne elettorali fasulle»
TIRO
“SENZA USCITA”
«Combattere per tutte le cose che ci sembrano giuste, contro tutti quelli che ti dicono “non ne vale la pena”,
per cercare la nostra via d’uscita quando il mondo sembra non averne una»
Guarda il video di “Il nostro tempo”: https://www.youtube.com/watch?
«Il disco è frutto di un lungo viaggio tra esperienze personali ed eventi successi negli ultimi anni che hanno coinvolto la nostra società e l’Italia. Situazioni che ci sono sembrate insormontabili, alcune ancora lo sono, che ci hanno colpito parecchio nella nostra vita di tutti i giorni»
Dopo l’uscita dell’omonimo EP (gennaio 2017), contenente tre tracce, un anno passato tra live e sala prove, continuando a scrivere ed arrangiare, i TIRO tornano sulla scena con l’album “Senza Uscita”.
«È un disco sentito e crudo, con sonorità e riff duri. Cercando di far passare la stessa crudezza, rabbia ed emozioni, con musica e parole, contemporaneamente. Facendo immergere l’ascoltatore in questo viaggio tetro e passionale, rabbioso e frenetico»
“Senza Uscita” è stato totalmente autoprodotto e registrato al Recording Lab di Troia (FG), paese di origine della band.
«È stato un anno di lavoro intensissimo. Eravamo partiti con tre brani già arrangiati ma abbiamo continuato a produrre altro materiale fino alla conclusione del disco»
“Senza Uscita” è composto da dieci tracce che elaborano tutte le scelte e le esperienze fatte nei primi due anni di vita della band.
«Abbiamo cercato di amalgamare le nostre esperienze personali con quello che stava succedendo intorno a noi: la politica, il disastro dell’ILVA di Taranto, l’ondata di migranti e le campagne elettorali fasulle che vivevano solo di questo, senza trovare una soluzione vera e propria»
Nel 2018 la band ha contato quasi 30 live soltanto in Puglia, vantando aperture ad artisti di livello nazionale come Punkreas e The Niro e con date fuori regione toccando Basilicata, Molise, Campania, Abruzzo e Lazio. Arrivando a suonare in locali della capitale come il Marmo in apertura ai Voina e facendo, in Molise, un’altra apertura di livello nazionale come Giorgio Canali e Rossofuoco.