Il 9 ottobre Gigante torna con Tempesta, un singolo che fa da ponte tra il primo disco e la nuova produzione a cui l’artista sta lavorando.
Le classiche sonorità folk e new wave incontrano quelle del pop per un sound più diretto.
In Tempesta, l’ukulele, pur rimanendo lo strumento principale della produzione di Gigante, si mescola all’utilizzo dei synth che diventano in questo brano dominanti; il sound si avvicina di più alle sonorità degli anni a cavallo tra i ’70 e ‘80, la parte ritmica invece è stata asciugata per rendere il suono volutamente minimale.
Dance Like Shaquille O’Neal lo aveva definito una scommessa facile per il 2018, all’uscita del suo primo singolo Guerra, lo scorso ottobre ‘17. È stato inserito nella classifica CBCR: gli artisti su cui puntare nel 2018 secondo Rockit; per DeerWaves è un artista che dobbiamo assolutamente tenere d’occhio e Rolling Stone, in occasione della pubblicazione del secondo singolo Frank, lo ha indicato come artista introspettivo ma convincente.
Tre singoli e una data 0 al MI AMI ORA che ha anticipato l’uscita del suo primo disco HIMALAYA il 26 febbraio e poi un tour che ha attraversato tutta la penisola riscuotendo ottimi consensi tra pubblico ed addetti ai lavori.
Dopo un tour che ha attraversato tutta la penisola e apparizioni a Festival come il MI AMI, Gigante torna con un ultimo mini tour per presentare live il nuovo singolo, per poi fermarsi a lavorare sulla nuova produzione:
02/11 – Santa Maria a Vico (CE) – SMAV
03/11 – Rimini – Bradipop Club
08/11 – Torino – Astoria
09/11 – Milano – Rock’n’Roll Milano
10/11 – Cavriago (RE) – Circolo Kessel
17/11 – Pulsano (TA) – Villanova Pulsano
30/11 – Bologna – Covo Club
01/12 – Roma – Largo venue
28/12 – Putignano (BA) – Il Macello I MAKE
Gigante nasce nel 2016 da Ronny Gigante, già bassista dei Moustache Prawn, e fa pop invernale suonato con l’ukulele.
Il sound di Gigante è un mix di folk e new wave, con sfumature post punk ed elettronica, il risultato finale è come se i “Beirut” e il loro ukulele avessero incontrato “Iosonouncane”, e da questo meeting ne fosse scaturito un disco cantautoriale italiano, ma che non suona come i classici dischi italiani. I testi, malinconici alla “Ken il Guerriero”, ma allo stesso tempo pieni di speranza, catapultano l’ascoltatore nell’ambiente immaginario di Gigante, ovvero un mondo freddo distrutto dalle guerre e dai disastri atmosferici dominato dalla legge del più forte e dallo spirito di sopravvivenza. Deserti innevati, fiumi, boschi, montagne, la necessità di unirsi in gruppo per riscaldarsi e andare avanti nella ricerca di qualcosa in cui credere per sopravvivere, sono questi gli elementi principali che creano il mondo onirico e allo stesso tempo reale, di Gigante. Quello di Gigante è un sound che si allontana, e non di poco, dall’immaginario sonoro della musica indipendente attuale. Nessuna emulazione o desiderio di accostarsi al filone dell’indie-pop che sta vincendo le classifiche degli ultimi anni. Un’identità precisa, anticonvenzionale per certi versi, che ha determinato una ricerca artistica che supera la classica forma strofa-ritornello. In Himalaya molti dei pezzi sono privi di ritornello.
Gigante è un mix di folk e new wave, con sfumature post punk ed elettronica. A metà tra il sound dei Beirut e l’universo di Iosonouncane, prende vita questo progetto che rivoluziona l’idea di cantautorato contemporaneo, con una veste ibrida ma misuratamente calibrata.
DICONO DI GIGANTE:
“Nella musica italiana contemporanea spesso si parla di fenomeni, ma nell’accezione sbagliata del termine. Gigante è un fenomeno vero, nel senso più cristallino, perché ha una visione molto ampia di come e cosa vuole raccontare, regalandoci un disco complesso ma non accademico, popolare ma ricercato. Crediamoci.”_ Rockit.
“Iosonoucane e Beirut forse sono più che semplici riferimenti, ma c’è comunque un’identità forte per una personalità in via di definizione. Se questo è l’inizio, c’è da aspettarsi un percorso luminoso.”_ Dlso
“Gigante vuole farci scoprire il fascino segreto delle piccole cose, sottovoce ma con un genuino coraggio sempre più raro.” _OndaRock
“Oggi non è facile essere indipendenti e distinguersi in maniera così netta e marcata come fa lui, ma quello di Gigante è un sound che non emula nessuno e non si accosta a nessun particolare filone artistico. Gigante ha un’identità precisa e anticonvenzionale.”_ All Music Italia
“Che Ronny Gigante fosse un mezzo genio (o un mezzo folle) lo si era già intuito dalle produzioni con la sua band, i Moustache Prawn, ma è con questo esordio solista che si arrivano finalmente a comprendere le sue potenzialità: esponenziali.” Shiver Webzine
“Ronny Gigante ha composto, suonato e mixato con la lucidità di chi sa cosa vuol dire e come offrirlo all’ascoltatore nove episodi che parlano da soli, senza rumore di fondo ma restituendo alla musica la dignità dell’essere punto focale.” _Le rane
“Non è il classico indie di oggi. Si discosta molto e volutamente Gigante da quello che siamo abituati ad assimilare e propinare ai nostri amici che si perdono nei meandri del pop” _ Indieforbunnies
“Gigante, che non bada molto alla commercialità ma al complesso dell’opera.”_ Exitwell
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