A tre anni dal primo EP della band romana, il 21 Settembre è uscito su tutte le più importanti piattaforme digitali, “SOGNATORE SVEGLIO”, il nuovo album de Il Volo di Colin, distribuito da Imusician.
“CI siamo concessi un bellissimo viaggio musicale, realizzato con tempi e atmosfere ispirati alle produzioni anni ‘70” racconta Max Arigoni, front man e autore dei testi della Band. “Siamo partiti da Henry, il brano che dà l’incipit a tutto l’album, poi da lì è stato un flusso di idee che ci ha portato a realizzare una storia un po’ surreale, un racconto in 13 tracce, ognuna delle quali rappresenta una tappa nella vita del protagonista.
“Abbiamo curato ogni dettaglio di questo lavoro secondo il nostro gusto. Questo forse vuole dire non badare troppo al mercato e alle mode del momento, ma il risultato è quello che volevamo: questo album rappresenta chi siamo al 100%”. Paolo Pallotto autore delle musiche e chitarrista della band, è orgoglioso di un lavoro che guarda ai nostri giorni ma con una forza che arriva dalle atmosfere del progressive Rock. “Sono molto legato a quegli anni e a quei suoni che abbiamo cercato di trasferire dentro questo lavoro senza però rinunciare del tutto alla musicalità più pop e convenzionale”
Anche Renato Segatori, il bassista del gruppo, non nasconde il suo amore per suoni vicini ai Genesis: “Prometeo, Cammino in equilibrio, Isola, Il canto, sono brani che condividono il Dna col miglior progressive britannico” – rivendica con orgoglio, senza però dimenticare Il più normale, Prova a prendermi, Boom. – “canzoni più d’impatto, ti colpiscono subito”
“Il folle è un sognatore sveglio, scrisse il filosofo tedesco Immanuel Kant” – aggiunge la voce solista Max Arigoni – “una frase che mi ha sempre colpito e che mi ha ispirato per la scrittura di tutto l’album”.
“Nella mia personale accezione la follia è la normalità che ha raggiunto la perfezione. Henry capisce che per esprimere al meglio il suo talento, deve dare sfogo al suo istinto e uscire dalla zona di confort per rendere al massimo. Nella sua storia, si assisterà ad un radicale cambiamento dell’uomo e dell’artista”