Non poteva che scegliere il 21 giugno, giorno in cui si celebra la Festa della Musica, Luigi “Grechi” De Gregori per dare il via al suo nuovo progetto artistico. A partire da oggi, infatti, ogni 21 del mese l’artista propone “Una canzone al mese” sul suo sito web rinnovato e aggiornato (www.luigigrechi.it).
Da oggi in anteprima audio (non scaricabile) il brano “Dublino” eseguito dal duo “Le Mondane”, nel cui disco d’esordio è incluso il brano (con Luigi che canta una strofa), un gruppo giovane con una gloriosa canzone firmata dai DG Brothers per celebrare la Festa della Musica.
E già cresce l’attesa per il brano che il 21 luglio verrà proposto da Luigi “Grechi” De Gregori, per ora basta il titolo, “Tangos e Mangos”, il resto si scoprirà tra un mese esatto!
Luigi “Grechi” De Gregori nasce musicalmente alla fine degli anni sessanta al Folkstudio di Roma, il mitico locale di Trastevere che fu in quel periodo l’approdo di tutta una generazione musicale d’avanguardia (ci capitarono, fra gli altri, Odetta e Bob Dylan). Del tutto disinteressato alle mode e inguaribilmente attratto dalla musica dal vivo più che dalle sale di registrazione dobbiamo attendere qualche anno per la pubblicazione del suo primo album “Accusato di libertà” (PDU 1975). E di libertà Grechi dimostrava veramente di intendersene parecchio: lo troviamo infatti in quegli anni a suonare in giro per festival alternativi e radio libere, locali e cantine: si dice, anche, a leggere i Tarocchi ai passanti e a viaggiare su giù per l’Italia, l’Irlanda, gli Stati Uniti. A Milano fa anche il bibliotecario, come già suo padre e suo nonno, ma questo non gli impedisce di continuare a suonare e ad incidere brani corrosivi e spiazzanti come “Elogio del tabacco” o “Il mio cappotto”, splendidi esempi di discografia non allineata che, seppur lontanissimi dalla hit parade cominciano a procurargli stima e attenzione da parte di un pubblico di nicchia dal palato fine.
Verso la fine degli anni ottanta lo troviamo con qualche disco in più all’attivo e con l’attività di bibliotecario ormai alle spalle. È di questo periodo “Il Bandito e il Campione”, brano portato al successo dal fratello Francesco De Gregori (Grechi, per chi non lo sapesse, è un “nom de plume”), grazie al quale Luigi Grechi si aggiudica a Sanremo la Targa Tenco nel 1993 come miglior canzone dell’anno.
Sull’onda di questo successo si snodano “Girardengo e altre storie“, “Cosivalavita“, “Pastore di Nuvole” ed infine “Angeli e Fantasmi“. L’accusa di libertà continua a pendere sul suo capo. Partecipa a due tour italiani con i poeti della beat generation accompagnando con la sua chitarra Lawrence Ferlinghetti e Martin Matz, continua ad esibirsi su e giù per l’Italia fra festival, teatri di provincia e circoli culturali…Ha recentemente pubblicato una compilation delle sue canzoni, “Tutto quel che ho 2003-2013”, e la sua ultima impresa è stata la traduzione di “La ballata di Woody Guthrie”, un graphic novel di Nick Hayesuscito quest’anno e dedicato alla vita del grande folksinger.
Quando ha tempo vive in Umbria tra la pianura e le colline.