Segnatevi queste date e non prendete impegni perchè anche quest’anno torna NNDR. Arrivati alla 25esima edizione dopo quella dell’anno scorso, una delle migliori risucite della storia del festival, quest’anno vi assicuriamo che non sarà da meno.
La location storica de “I Giardini del Principe” farà da cornice nel primo fine settimana di Luglio alla rassegna musicale. La prima HeadLine che vi annunciamo sono gli Stoner Kebab.
Nascono nel 2004 e non è dato sapere chi siano i membri fondatori; quel che si sà è che il materiale da loro composto viene affidato a quattro ragazzi di Prato affinchè venga registrato. Accettato il compito gli sbarbati Justin Timberland, Muccio, Bubi e Rashid compiono il mandato producendo in studio il primo album “Chapter Zero” ed eseguendolo sotto le ferre indicazioni a loro affidate, il tutto viene pubblicato su Dufresne Records.
Ben presto si comprende la natura del collettivo Stoner Kebab: anche i membri di Chapter Zero scrivono “Imber Vulgi” (ancora per Dufresne), pezzo unico di 33 minuti e 33 secondi e secondo album della band, ma scompaiono nel nulla senza però prima aver affidato il compito di registrare a nuovi personaggi: Paulo Crystal, Steve J. J. Austeen, Jimmy Venom e Scottie T. Power.
Passano altri tre anni quando nel 2010 viene alla luce “Superdoom”, questa volta per l’etichetta Bolognese Cynic Lab, eseguito in studio dai nuovi Kaiser Konig, Frau Fritz, Jason Scalise e Davì Davison. E’ con questi nuovi componenti che l’ideologia “Kebabbiana” si svela ulteriormente: appaiono in strani video su youtube col volto coperto da sacchetti marroni per il pane, ognuno col proprio nome scritto sopra. Esaminando i video ci si accorge dei continui riferimenti numerici e delle numerose citazioni che forniscono indizi a ritroso sulla misteriosa storia del gruppo; celano pubblicamente le loro identità spinti dai creatori di Imber Vulgi per un nuovo significato, più profondo, che espande il cosmo del progetto verso i limiti della depersonalizzazione.
Per il quarto album in studio vengono scelti infatti nomi noti nel panorama musicale underground affinchè, incidendo il disco e scrivendo quello nuovo per essere a sua volta affidato ad altre persone, rinuncino alla loro fama e si dedichino al loro “Papato Anonimo” delegando a quattro lattine di birra la rappresentazione della nuova forma del progetto, come una sorta di Zuul Ghostbusteriano del geniale Reitman. Claudio Merlo (colonna sonora di “Un gelido Autunno” del maestro documentarista Luigi Perotti), Sergio Roba (ex Wudiack) ed i fratelli Roba e Frullani Alberto (ex strumentisti del pluriapprezzato Jason Philip Cross) danno alla luce “Simon” concept album basato sulla distinzione indistinguibile tra sogno e realtà di stampo Gnostico…. ed è la strabiliante etichetta Pratese Santa Valvola Records ad accaparrarsi il prezioso materiale.
Nel 2016 esce la ristampa in vinile del primo disco “Chapter Zero”, ancora per Santa Valvola Records, che presenta due inediti tra cui la tanto attesa “Blues of destruction Blues” nella quale il cult one man band Adam Benjo suona virtuosamente il tipico strumento redneck del sud degli Stati Uniti.
Il 23 Febbraio del 2018, sulla loro pagina di Facebook (unica fonte di informazione ufficiale) viene annunciata la registrazione del nuovo disco per opera questa volta di Devon T. La Porta, Ed Preston, Ben Futton e Dave O’ Dirty i quali lasciano il precedente progetto, ormai collaudato, Shampoo (band che condivise il palco con gli stessi Stoner Kebab in un epico concerto all’Ambasciata di Marte in quel di Firenze Sud nel 2008) per dedicarsi all’incisione del nuovo album di cui, attualmente, si sa ben poco.
Due sono le persone che hanno visto e collaborato negli anni con tutte le formazioni degli Stoner Kebab: Igor Adremoid (vocal coach) e Zven dell’Orange Recording Studio (produttore di tutti i dischi della band)
Molti sono i gruppi con cui hanno suonato negli anni in Italia e all’estero: Ufomammut, Electric Wizard, Dozer, Orange Goblin, Witchcraft, Zu, Los Natas, solo per citarne alcuni….molti… e mai con le stesse identità!Nel 2016 esce la ristampa in vinile del primo disco “Chapter Zero”, ancora per Santa Valvola Records, che presenta due inediti tra cui la tanto attesa “Blues of destruction Blues” nella quale il cult one man band Adam Benjo suona virtuosamente il tipico strumento redneck del sud degli Stati Uniti.
Il 23 Febbraio del 2018, sulla loro pagina di Facebook (unica fonte di informazione ufficiale) viene annunciata la registrazione del nuovo disco per opera questa volta di Devon T. La Porta, Ed Preston, Ben Futton e Dave O’ Dirty i quali lasciano il precedente progetto, ormai collaudato, Shampoo (band che condivise il palco con gli stessi Stoner Kebab in un epico concerto all’Ambasciata di Marte in quel di Firenze Sud nel 2008) per dedicarsi all’incisione del nuovo album di cui, attualmente, si sa ben poco.
Due sono le persone che hanno visto e collaborato negli anni con tutte le formazioni degli Stoner Kebab: Igor Adremoid (vocal coach) e Zven dell’Orange Recording Studio (produttore di tutti i dischi della band)
Molti sono i gruppi con cui hanno suonato negli anni in Italia e all’estero: Ufomammut, Electric Wizard, Dozer, Orange Goblin, Witchcraft, Zu, Los Natas, solo per citarne alcuni….molti… e mai con le stesse identità!