XIX Edizione
24 febbraio – 1 giugno 2018
Concerto di martedì 1 maggio
Forlì (FC), Teatro Diego Fabbri, ore 21:00
“QUE SERA, SERA”
Omaggio a Doris Day
ITALIAN JAZZ ORCHESTRA + special guests PETRA MAGONI & PAOLO FRESU
Direttore FABIO PETRETTI
ITALIAN JAZZ ORCHESTRA:
Achille Succi – sax alto, clarinetto basso; Marco Postacchini – sax baritono, flauto;
Daniele Giardina – tromba; Massimo Morganti – trombone, euphonium, arrangiamenti;
Michele Francesconi – pianoforte, arrangiamenti;
Paolo Ghetti – basso el., contrabbasso; Stefano Paolini – batteria.
ARCHI. Violini: Cesare Carretta, Fabio Lapi, Gioele Sindona,
Michela Zanotti, Aldo Capicchioni, Elisa Tremamunno. Viola: Aldo Zangheri.
Violoncello: Anselmo Pelliccioni. Contrabbasso: Roberto Rubini.
+ special guests: PETRA MAGONI – voce; PAOLO FRESU – tromba.
Fabio Petretti – direzione, arrangiamenti
Doris Day video collage: immagini, frammenti di film, concerti, special TV, interviste
produzione originale Jazz Network/Crossroads – Entroterre Festival – Associazione Scuola Musicale Dante Alighieri Bertinoro
Paolo Fresu artist in residence
Per il quinto anno consecutivo Crossroads, il festival itinerante organizzato da Jazz Network e dall’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, approda al Teatro Diego Fabbri di Forlì (alle ore 21) per quella che ormai è una tradizione: il concerto del primo maggio con l’Italian Jazz Orchestra diretta da Fabio Petretti. Tradizione che porta sempre con sé un paio di certezze: la presenza di solisti ospiti di notevole rilevanza e un programma musicale predisposto appositamente per l’occasione.
Quest’anno la produzione originale sarà dedicata a Doris Day e prenderà il titolo da una sua indimenticabile canzone: “Que sera, sera”. A intonare le melodie del repertorio della “fidanzata d’America” ci saranno due stelle della musica italiana: Paolo Fresu e Petra Magoni. Un insolito abbinamento che metterà in risalto le peculiarità di ognuno dei due artisti, il soffio lirico della tromba di Fresu e la magnifica intensità interpretativa della Magoni.
Alle loro spalle, sullo sfondo del palco, saranno proiettate immagini di repertorio che colgono Doris Day in alcuni dei tanti momenti salienti della sua carriera cinematografica (costellata di film sotto la direzione di Michael Curtiz, Alfred Hitchcock, Gene Kelly…), televisiva e musicale (soprattutto come cantante di big band).
Il concerto è realizzato in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili del Comune di Forlì, il Teatro Diego Fabbri di Forlì, l’Italian Jazz Orchestra, l’Entroterre Festival e l’Associazione Scuola Musicale D. Alighieri di Bertinoro. Biglietti: intero euro 18, ridotto 15(anche per soci Arci).
Petra Magoni, nata a Pisa nel 1972, ha avuto una formazione vocale e poi esperienze musicali assai eterogenee. Gli studi classici al Conservatorio di Livorno e all’Istituto Pontificio di Musica Sacra di Milano, e poi il perfezionamento in musica antica con Alani Curtis, l’hanno portata a esordire nel mondo della musica antica e operistica.
Contemporaneamente si affaccia sulla scena rock, partecipa due volte al festival di Sanremo (1996 e 1997), si fa ascoltare in numerose trasmissioni televisive (Tappeto volante, Aria fresca, In famiglia, Due come noi, Su le mani…), partecipa a una tournée teatrale e al film Bagnomaria di Giorgio Panariello, col quale scrive e incide anche una canzone.
Il suo eclettismo è quindi evidente sin dagli esordi e risalta anche nella varietà di approfondimenti della tecnica vocale: con Bobby McFerrin, Sheila Jordan, Tran Quan Hay, i King’s Singers.
Sotto pseudonimo (Artepal) si affaccia anche nel mondo della dance, mentre a proprio nome pubblica gli album Petra Magoni (1996) e Mulini a vento (1997). Torna agli pseudonimi per un altro disco dedicato alle canzoni scritte in inglese da Lucio Battisti (si firma Sweet Anima) e per una produzione elettro-pop con Giampaolo Antoni del 2004.
Il 2004 è anche l’anno di uscita dell’album Musica Nuda in duo con il contrabbassista Ferruccio Spinetti, che segna una svolta nella sua carriera e la cui scia artistica è giunta sino ai nostri giorni. Il disco ottiene un buon successo di vendite in Italia e un’accoglienza ottima all’estero, addirittura strepitosa in Francia. Da allora l’attività del duo è stata incessante, tra tournée e dischi che ne hanno costantemente consolidata la fama internazionale.
In ambito jazzistico sono state di particolare rilievo le sue collaborazioni con Stefano Bollani, Antonello Salis e Ares Tavolazzi.
Nato nel 1961 a Berchidda, in Sardegna, Paolo Fresu intraprende lo studio dello strumento all’età di 11 anni nella Banda Musicale del proprio paese natale. Dopo varie esperienze di musica leggera, scopre il jazz nel 1980 e inizia l’attività professionale nel 1982.
Nel corso dei tre decenni seguenti è protagonista di una scalata verso la vetta del jazz italiano e internazionale, del quale è oggi uno dei grandi protagonisti. Ha collezionato un numero difficilmente riassumibile di premi e riconoscimenti, esibendosi in ogni continente e con i nomi più importanti della musica afroamericana degli ultimi 30 anni: Enrico Rava, Aldo Romano, Kenny Wheeler, Gerry Mulligan, Dave Holland, John Zorn, Richard Galliano, Trilok Gurtu, Jim Hall, Uri Caine, Gil Evans Orchestra, Toots Thielemans, Carla Bley, Dave Douglas…
Anche la sua capacità di ideare formazioni e progetti musicali pare essere inesauribile: dal suo Quintetto al duo con Gianmaria Testa, il Trio P.A.F., il Devil Quartet, il trio con Nguyên Lê e Dhafer Youssef, il duo con Uri Caine e altri pianisti (Danilo Rea, Dado Moroni, Bojan Zulfikarpacic, Ludovico Einaudi, Omar Sosa), le rivisitazioni filologiche di Porgy and Bess e Birth of the Cool con l’Orchestra Jazz della Sardegna, l’Italian Trumpet Summit… L’elenco potrebbe continuare con lunghezza enciclopedica.
Ha registrato oltre trecentocinquanta dischi, di cui oltre ottanta a proprio nome o in co-leadership, spesso lavorando in progetti che intrecciano il jazz ad altre musiche (etnica, world music, contemporanea, leggera, antica). Si è confrontato anche con la musica per il teatro, la danza, la poesia, il cinema e la televisione, a fianco di importanti esponenti di queste discipline.
Informazioni
Jazz Network, tel. 0544 405666, fax 0544 405656,
e-mail: ejn@ejn.it, website: www.crossroads-it.org – www.erjn.it – www.jazznetwork.it
Indirizzi e Prevendite:
Teatro Diego Fabbri, Corso Diaz 47, biglietteria serale giorno del concerto dalle ore 19:00: tel. 0543 712168.
Informazioni e prenotazioni: tel. 0544 405666 (lun-ven ore 9-13), ejn@ejn.it; tel. 338 3473990, www.romagnamusica.it/ijo.
Prevendita on-line: www.diyticket.it, www.crossroads-it.org
Ufficio Stampa
Daniele Cecchini
Direzione Artistica
Sandra Costantini