KING GIZZARD
UNICA DATA ITALIANA
venerdì 24 agosto 2018
TODAYS FESTIVAL
TORINO – sPAZIO211 open air
con THE WAR ON DRUGS (UNICA DATA ITALIANA)
+ altri artisti da annunciare
Via Cigna, 211, Parco Sempione
prezzo del biglietto: 25 Euro + d.p.
apertura porte ore 18.00 – inizio concerti ore 19.00
prezzi dei biglietti ed abbonamenti:
prevendite già attive!
biglietto singola giornata 24 agosto (con accesso a sPAZIO211): 25 Euro + d.p.
abbonamento 3 giorni (24, 25 e 26 agosto con accesso a tutti i concerti): 80 Euro + d.p.
informazioni prevendite biglietti singoli ed abbonamenti:
Ticketone – www.ticketone.it – 892 101
e presso tutti i punti vendita autorizzati
Unica data italiana per King Gizzard & The Lizard Wizard, venerdì 24 agosto all’interno di TOdays Festival. Tra le band più prolifere del pianeta, gli australiani King Gizzard sono una delle rare storie di successo rock degli ultimi anni. Giovanissimi ed attivi solo dal 2010, hanno realizzato ben tredici album, cinque dei quali solo nell’ultimo anno, diventando così da cult band a promessa mondiale del rock psichedelico. Con un sound che fonde garage, freak folk, prog, surf, jazz fusion ed heavy metal, la band, guidata dal polistrumentista Stu Mackienze, ha mantenuto la promessa fatta nel 2017: pubblicare cinque album di studio in un solo anno. E così è stato: “Flying Microtonal Banana”, “Murder of the Universe”, “Sketches of Brunswick East”, “Polygondwanaland” e, pubblicato il 31 dicembre, “Gumboot Soup”.
Mentre i loro album sono osannati dalla critica, i loro live sono energici ed esplosivi, frenetici ed eclettici, psichedelici e lo-fi, fino a dare vita ad un nuovo archetipo di garage-psych-rock da era tecnologica.
La loro storia comincia nel 2010, quando i sette ragazzi abbattono le barriere territoriali e la distanza di 400 chilometri tra Anglesea e Deniliquin, che li pone su due poli dell’Australia, per dar vita a tutte le idee sviluppate durante i loro studi universitari a Melbourne.
Stu Mackenzie, Joe Walker, Eric Moore, Ambrose Kenny-Smith, Lucas Skinner, Cook Craig e Michael Cavanagh mettono nel loro contenitore sonoro una quantità di influenze musicali, destabilizzando il linguaggio psichedelico alla maniera di Frank Zappa: tre chitarre, un’armonica distorta, ritmi incalzanti e destrutturanti (due batteristi), testi che hanno il solo scopo di indurre il canto verso la rabbia e la grinta, e soprattutto tanto rock’n’roll: ecco la formula dei King Gizzard & The Lizard Wizard.
Dopo un paio di EP, nel 2012 arriva l’esordio con “12 Bar Bruise”, un album completamente autoprodotto. Ad un anno di distanza seguono anche “Eyes Like the Sky” e “Float Along – Fill Your Lungs”. Nel 2014 “Oddments” e “I’m in Your Mind Fuzz” e l’anno successivo “Quarters!” e “Paper Mâché Dream Balloon”. Nel 2016 la svolta. Nel mese di aprile la band pubblica “Nonagon Infinity”, il loro primo album distribuito in tutto il mondo. Il disco, acclamato dalla critica – Pitchfork affermò che «uno dei più oltraggiosi, esilaranti rock’n’roll in recente memoria» – fece ottenere alla band il suo primo ARIA Award come Best Hard Rock Album.
Da qui la carica per intraprendere la loro nuova impresa: pubblicare cinque album in un anno. Stu Mackenzie dichiara “Avevamo questa manciata di canzoni random. Non era affatto un’opera coesa. Così abbiamo pensato di dividerla e dividerla nuovamente, fino a che non è diventata cinque [album].Abbiamo lavorato su “Nonagon Infinity” piuttosto intensamente nel 2015 e nel 2016. Eravamo vicini all’esaurimento, o almeno a torcerci il collo a vicenda. Ci siamo presi una pausa, e poi tutte queste idee di canzoni casuali e disparate sono uscite da quel vuoto di non registrazione. Quindi abbiamo lavorato su un intero album per volta”.
Il 2017 è stato sicuramente l’anno più prolifero per la band fino ad ora.
A febbraio esce il loro nono album in studio “Flying Microtonal Banana”, un esercizio di stile sulla musica micro tonale. A soli quattro mesi di distanza esce “Murder Of The Universe”, «un concept album sulla fine di tutti i concetti», composto da tre capitoli: “The Tale Of The Altered Beast”, “The Lord Of Lightning vs Balrog” e “Han-Tyumi And The Murder Of The Universe”. Ad agosto esce “Sketches of Brunswick East” che si avvale della collaborazione dei Mild High Club, il collettivo jazz psichedelico di Chicago di Alex Brettin. A novembre esce “Polygondwanaland” e, infine, il 31 dicembre “Gumboot Soup”.
Il loro continuo cambiare genere e cambiare volto, dando aspettative sempre più alte è quello che li contraddistingue. Quella dei King Gizzard è un’esperienza unica in un contesto in cui la musica-con-le-chitarre sembrava essere irrimediabilmente lontana dalle potenzialità ispiratrici che l’hanno resa, per decenni, la forza trainante del discorso musicale occidentale.
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