Il Branco: in anteprima il 15 novembre su
ROLLING STONE
AUGURI
Il nuovo videoclip della band rivelazione live 2017
Dopo quasi 60 date in tutta Italia da gennaio a ottobre, e in procinto di partire con il nuovo tour autunnale che li porterà su altrettanti palchi, Il Branco torna con un nuovo singolo “Auguri” accompagnato da un videoclip ironico e dissacrante girato da Soul Film Production in anteprima su Rolling Stone.
Un video che contamina arte e visual e che in pieno stile “Branco” traccia un profilo inedito del concetto stesso di dono e di reale, perchè in “Auguri” la verità prende forma.
Qui il video: http://www.rollingstone.it/musica/news-musica/in-anteprima-auguri-il-nuovo-video-de-il-branco/2017-11-15/
“Auguri” è infatti un regalo prezioso, è tutto quello che i tuoi occhi vedono e che il tuo cervello non codifica, è uno specchio che frontalmente ti mostra quello che c’è dietro, tutto quello che in modo diametralmente opposto insiste sulle stesse evidenze. Nell’idea che ogni cosa è vera se condivisa almeno da due individui, qui prende forma la parte più intima della verità scongiurando la paura.
Un singolo agrodolce in attesa del Natale, per un album agrodolce, “Non fate caso al sorriso” prodotto dalla factory romana LDM – Ladri di Merendine in grado di viaggiare con intelligenza nei vizi irrinunciabili dell’essere umano, raccontando storie affidate alla penna del poeta Francesco Gambini, anche al synth, alla voce ruvida di Nicola Pressi e alla batteria e drum pad di Leonardo Pressi: un mix esplosivo, inedito e originale che ha portato Il Branco ad affermarsi come “band rivelazione live 2017” per KeepOn e ad aprire il concerto di One Dimensional Man, Dinosaur jr, Clap Your Hand Say Yeah.
Uscito a gennaio 2017, “Non fate caso al sorriso” è̀ un disco che, nella continua ricerca del sostanziale in tutto, osanna la verità; con le sue melodie, tipicamente d’oltremanica, che si appoggiano a un mood cantautorale con forti vene punk, è un invito, è condivisione ma è anche un’ammonizione intellettuale.
“Non fate caso al sorriso” è mettere in primo piano i calci per raccontare l’amore, è strillare le paure per santificare la verità. Sia concettualmente che nei suoni, nelle atmosfere, nelle parole e nella ritmica il disco rappresenta questo flusso di coscienza raccontando di gloria, sogni infranti, paure, psicosi, semplicità, bellezza, dio, amore, vergogna, sviscerando tutto di tutto, alla ricerca del sostanziale, quindi del nucleo metafisico della verità.
Ufficio Stampa HF4: Marta Volterra
La Redazione