dal 28 settembre al 2 ottobre al Planet Live Club di Roma (www.planetliveclub.com) – sponsor tecnico: Cherubini
esiste e resiste il sogno progrock – 24esima edizione
PROGRESSIVAMENTE FREE FESTIVAL
Suoni progressivi dal 1993: (www.progressivamente.com)
Direzione artistica Guido Bellachioma
In ordine di apparizione: Il Bacio della Medusa, Ingranaggi della Valle, Ubi Maior, Syndone, Mad Fellaz, Barock Project, Metamorfosi, Jenny Sorrenti dei Saint Just, La Fabbrica dell’Assoluto, Aquatarkus, Alessandro Papotto & Massimo Alviti, Filippo Marcheggiani, Pierluigi Calderoni, Gianni Nocenzi, Vittorio Nocenzi… la musica prima di tutto, dal gruppo più giovane a quello più esperto sul manifesto tutti i nomi sono scritti uguali, anche per questo è un FREE FESTIVAL! 🙂
L’ingresso è GRATUITO – apertura porte ore 20, inizio concerti ore 21:30 – info: 06 5747826 – via del Commercio 36, 00154 Roma
Anche questa 24esima edizione è dedicata a due artisti progressivi scomparsi da non molto… uno inglese e uno italiano:
KEITH EMERSON, semplicemente il più “grande” tastierista prog (Todmorden, 2 novembre 1944 – Santa Monica, 10 marzo 2016), e a RODOLFO “RUDY” MALTESE, chitarrista del Banco del Mutuo Soccorso (Orvieto, 26 febbraio 1947 – Roma, 3 ottobre 2015)
28 – Bacio della Medusa (Perugia) + Ingranaggi della Valle (Roma)
29 – Ubi Maior (Milano) + Syndone (Torino)
30 – Mad Fellaz (Bassano del Grappa) + Barock Project (Modena)
1 – Metamorfosi (Roma) + Jenny Sorrenti (Napoli) + Fabbrica dell’Assoluto (Roma)
2 – UNA NOTTE PER KEITH e RUDY
Ore 21:30 Aquatarkus plays ELP
Dalle ore 22:30 saliranno sul palco, in questo ordine
Alessandro Papotto & Massimo Alviti
Filippo Marcheggiani
Pierluigi Calderoni
Gianni Nocenzi
Vittorio Nocenzi
28 – Il nuovo rock progressivo
IL BACIO DELLA MEDUSA (Perugia)
Una delle caratteristiche più affascinanti del rock progressive è indubbiamente rappresentata dalla sua capacità di fondere in un unico armonioso flusso musicale generi a volte anche molto diversi tra loro. Il Bacio della Medusa ne è un esempio lampante. La band nasce all’inizio del nuovo millennio sui banchi dell’istituto d’arte di Perugia. Ancora oggi il gruppo, a 12 anni dal primo album, non ha smesso di portare sul palco l’energia immessa nei tre lavori in studio, mentre proprio in questi giorni esce il loro primo CD live, per chi non potrà essere al Planet Live Club.
INGRANAGGI DELLA VALLE (Roma)
Gli Ingranaggi della Valle, gruppo romano piuttosto giovane ma già con notevole esperienza alle spalle, giungono al secondo album e lo fanno con grande coscienza dell’obiettivo da raggiungere: WARM SPACED BLUE (intende definire più compiutamente il loro universo musicale e dal vivo sarà eseguito per la prima volta nella sua interezza. Oggi il secondo album, in uscita per Black Widow come il primo, ha suono più compatto e ragionato, ugualmente passionale e diretto, meno Seventies e più diretto, almeno a livello elettivo, verso i suoni scandinavi… virati, però, in chiave mediterranea!
29 – incontro tra generazioni
UBI MAIOR (Milano) – prima a Roma
La band propone il terzo album del 2015, INCANTI BIO MECCANICI. Nella proposta musicale degli Ubi Maior le influenze non mancano. In questo caso arrivano principalmente dai lavori più teatrali realizzati in ambito prog, come A PASSION PLAY dei Jethro Tull o anche da certi chiaroscuri dei King Crimson. Ma quello che la band si prefigge di ottenere è soprattutto far confluire le influenze made in UK all’interno di un progressive rock tipicamente italiano, personalizzando al tempo stesso i brani con l’utilizzo di strumenti “diversi” quali il sitar, il violino e la tromba.
SYNDONE (Torino) – prima a Roma
Il mirabile equilibrio di una band prog nel profondo del cuore. Nik Comoglio, tastierista dei torinesi Syndone, ha una sana passione per il prog sinfonico a cui ha dedicato le tante energie della sua vita. Sei album dal 1990 al 2016, l’ultimo è l’eccellente EROS & THANATOS. L’idea tematica di questo nuovo album trae spunto dalla lettura appassionata del Cantico dei cantici (ebraico shir hasshirìm), libro contenuto nella bibbia ebraica (tanakh) e cristiana. I concetti di Amore puro, di desiderio (qinah), e di morte generano il primo nucleo tematico della stesura delle liriche e vengono distribuiti, riprendendo formule e termini propri della scrittura, tra le prime 6 tracce dell’album. Il tema dell’Amore viene declinato nelle successive tracce attraverso riferimenti alla poesia siriana. Malgrado questi importanti riferimenti l’album riesce a essere libero da ideologie, da riferimenti e pregiudizi politici e si prefigge il solo e semplice scopo di celebrare l’assoluta bellezza e l’invincibile potere dell’Amore , senza scalfire o entrare nel merito di visioni religiose.
Venerdì 30 settembre – Il prog che scende dal Nord
MAD FELLAZ (Bassano del Grappa) – Prima a Roma
II, il secondo passo del gruppo veneto ha fatto capire come qualsiasi tipo di confine troppo catalogabile non sia gradito. L’inserimento della voce femminile, usata però come uno strumento e non alla ricerca del tocco “gentile”, e di una chitarra decisamente più tecnica della precedente, ha permesso di moltiplicare le direzioni in cui espandere la conoscenza: un po’ come si faceva negli anni 70 quando i codici ancora dovevano essere costruiti e un gruppo non aveva paura di accostare un blues ai fermenti sinfonici, l’hard rock alla psichedelia, il jazz alla musica acustica. In questo i Mad Fellaz sono molto anni 70, nell’approccio alla musica e nella conseguente ricerca di libertà. Non solo alla ricerca estrema dei tempi dispari.
BAROCK PROJECT (Modena) – Prima a Roma
… un sottile filo conduttore tra ieri e oggi… i Barock Project hanno pubblicato nell’ultimo anno il quarto album in studio, SKYLINE, che ha ottenuto notevoli consensi, sia a livello di critica che di pubblico, e un buon live, VIVO. Il gruppo sembra stia cercando la via per non rimanere intrappolato in quella strana “cosa” che qualcuno chiama prog. Però, con la copertina di SKYLINE disegnata da Paul Whitehead (Genesis) e la presenza di Vittorio De Scalzi (New Trolls), il filo conduttore è evidente. La musica dei Barock è sinfonica quando serve ad esprimere la potenza di fuoco sul palcoscenico ma non disdegna la ricerca della melodia, secondo quanto afferma Luca Zabbini, tastierista/compositore e anima del gruppo: “Prima puntavo più al discorso ‘‘prog’’ nel vero senso del termine, oggi la priorità è la melodia. Credo sia il nostro punto di forza.”
Sabato 1° ottobre – Tra leggende anni 70 e novità dell’oggi
METAMORFOSI (Roma)
Una delle formazioni storiche del rock progressivo degli anni 70 presenta il “PURGATORIO” (in uscita il 14 ottobre su Cramps/Progressivamente/Sony), lavoro che chiude la trilogia dedicata alla Divina Commedia di Dante Alighieri – in coda non mancheranno estratti da “INFERNO”, 1973, e da “PARADISO”, 2004. Il tastierista Enrico Olivieri e il cantante Jimmy Spitaleri sono ancora oggi le colonne fondamentali del poderoso e sinfonico suono Metamorfosi.
JENNY SORRENTI dei SAINT JUST (Napoli)
La cantante napoletana presenta due brani, pianoforte e voce, dal repertorio dei Saint Just, gruppo in cui militava all’inizio degli anni 70 e che tra poco dovrebbero far uscire un nuovo album.
LA FABBRICA DELL’ASSOLUTO (Roma)
La Fabbrica dell’Assoluto è dedita totalmente al culto del rock progressivo, nonostante i componenti siano nati ben dopo l’esplosione di questa musica magica, oggi da loro vissuta in modo totalizzante. Hanno esordito a settembre 2015 con l’album “1984: L’ULTIMO UOMO D’EUROPA”.
Domenica 2 ottobre
Una notte per Keith e Rudy
con VITTORIO NOCENZI, GIANNI NOCENZI, FILIPPO MARCHEGGIANI, PIERLUIGI CALDERONI, ALESSANDRO PAPOTTO & MASSIMO ALVITI, AQUATARKUS PLAYS ELP
Ore 21:30 Aquatarkus plays ELP
Dalle ore 22:30 ci saranno sul palco i seguenti artisti, nell’ordine
1) Alessandro Papotto & Massimo Alviti
2) Filippo Marcheggiani
3) Pierluigi Calderoni
4) Gianni Nocenzi
5) Vittorio Nocenzi
La prima parte della serata, l’omaggio a Keith Emerson vedrà il concerto degli Aquatarkus, supportati dai sintetizzatori di Stefano Vicarelli (Fonderia, La Batteria), i cui membri hanno suonato più volte con lo stesso Carl Palmer, compagno di Emerson negli Emerson Lake & Palmer.
La seconda parte di questa serata conclusiva del Festival è dedicata a Rodolfo Maltese, chitarrista storico del Banco del Mutuo Soccoro nel primo anniversario della sua morte (avvenuta il 3 ottobre 2015). Questo concerto non è incentrato sul repertorio del Banco, infatti non ci sono brani in scaletta, bensì è un omaggio sentito degli amici a Rudy”… ogni artista presente suonerà quello che vuole, da solo, Il 3 ottobre sarà il primo anniversario della morte di questo caro amico e grande musicista. Noi lo vogliamo ricordare con l’affetto della musica che viene dal nostro cuore… in questo caso Rodolfo prima di tutto, anche se hanno con lui hanno diviso proprio lunghi tratti dell’avventura Banco.
Sul palco uno splendido pianoforte acustico Yamaha C7, ¾ di coda, dove i fratelli Nocenzi potranno esprimere il meglio della loro proverbiale tecnica…
La Redazione