MERCOLEDI’ 6 LUGLIO
IOSONOUNCANE + CESARE BASILE
ORE 21.00
Ingresso euro 10 + d.p.
VILLA ADA – ROMA INCONTRA IL MONDO
“L’ISOLA CHE C’E’”
Roma, Laghetto di Villa Ada – Via di Ponte Salario
#VillaAda2016
Comunicato stampa
IOSONOUNCANE
IOSONOUNCANE è sardo, nato nel 1983, residente a Bologna da 8 anni. Ha fatto parte degli Adharma dal 2000 al 2008, pubblicando nel 2005, per Jestrai, l’EP “Risvegli”: la band si è sciolta nel 2008, lasciando inedito l’album “Mano ai pulsanti”, violento concept sul medium televisivo.
Il progetto IOSONOUNCANE nasce nel gennaio 2008 quando, disoccupato, grazie all’assegno dell’Inps compra un campionatore e una loopmachine, senza sapere bene cosa fossero. A fine maggio trova lavoro in un call center: nello stesso periodo nasce il nome del progetto e tutti i frammenti registrati e gli appunti presi nel frattempo iniziano a prender forma di canzoni. Alla fine del 2008 IOSONOUNCANE rende disponibile tutto questo, tramite myspace, come “Primo Pacchetto Tematico Gratuito”. All’inizio del 2009 iniziano i live.
Dopo due anni di call center pieni di “buongiorno, sono Jacopo, in che cosa posso esserle utile?” e decine di concerti/comizio raggiunti in treno (non ha la patente), il 31 giugno 2010 si licenzia. Cinque giorni dopo entra in studio e registra l’album d’esordio: “La Macarena su Roma”. L’album riassume i primi due anni di vita del progetto e che si chiude programmaticamente col proprio licenziamento dal call-center, in una drammatica/eroica sovrapposizione di vita e opera. Nel giugno 2012 pubblica un singolo estivo “Le sirene di luglio”.
Dopo tre anni di silenzio e quattro di lavoro intenso sul nuovo materiale, il 30 marzo 2015 esce il secondo disco, “DIE”. In questi quattro anni Iosonouncane si è inoltre dedicato alla realizzazione del sonoro di due spettacoli teatrali (Tomato Soap e YOU) del duo Manimotò e alla produzione artistica di Sotto Assedio, ultimo EP “Sotto assedio” di Dino Fumaretto.
Nel settembre 2015 riceve la candidatura alla Targa Tenco nella categoria “album dell’anno” per DIE.[11]
Ad un anno esatto di distanza, IOSONOUNCANE da vita a un nuovo tour in cui risuona i brani del suo repertorio con una band di eccezione. Il tour si chiama MANDRIA, dall’ultima traccia di DIE.
Accompagnano IOSONOUNCANE, Simone Cavina (Junkfood, Ottone Pesante) alla batteria e alle percussioni, Francesco Bolognini (Cut) alle percussioni e all’elettronica, Andrea Rovacchi (Julie’s Haircut) ai sintetizzatori, Serena Locci (già nel disco e nel tour acustico) alla voce femminile.
Le foto sono di Corrado Lorenzo Vasquez.
CESARE BASILE
Cesare Basile (Catania 7.2.64) suona e scrive canzoni dall’inizio degli anni ‘80. Pubblica il suo primo album nell’87 con i Candida Lilith e affronta una lunga stagione di concerti in Italia in Europa con i Kim Squad. Nell’88 fonda i Quartered Shadows, con i quali pubblica l’album omonimo per la Crazy Mannequin e, una volta trasferito a Berlino Est, “The last floor beach”, prodotto dall’olandese Mark De Reus. Nel 1994, tornato a Catania, registra il primo album solista “La Pelle” (Lollypop Records), definito dalla critica come uno dei migliori album d’esordio dell’anno.
Nel 1998 è la volta di “Stereoscope” (Blackout/Mercury) e nel 2001 “Closet Meraviglia” (Viceversa/Extra Labels), che segna il passaggio definitivo verso la canzone d’autore. L’album è prodotto da Hugo Race (Nick Cave and the bad seeds, True Spirits).
Nel 2003 esce “Gran Calavera Elettrica” (Mescal), che vede John Parish (produttore di P.J. Harvey, Sparklehorse, Giant Sand, Tracy Chapman, Eels, Goldfrapp) in cabina di regia e al mixaggio. Il rapporto tra Basile e Parish prosegue nella produzione del disco di Nada “Tutto l’amore che mi manca” e si consolida dal vivo con Songs With Other Strangers. Oltre agli stessi Basile e Parish, gli “SWOS” sono Manuel Agnelli degli Afterhours, Hugo Race, Marta Collica, Stef Kamil Carlens, Jean-Marc Butty, Giorgia Poli e alcuni musicisti ospiti come Roberta Castoldi e Marcello Caudullo.
Alternandosi tra live, produzioni e lavoro ai testi per Afterhours, Cesare Basile si concentra sulla realizzazione di “Hellequin Song” (Mescal, gennaio 2006). Nel 2006 viene pubblicato anche il live “14.6.06”, CD+DVD. Nel 2008 Cesare entra a far parte della Urtovox e pubblica “Storia di Caino”. L’anno successivo, per la regista slovena Petra Seliskar, partecipa alle riprese e alla colonna sonora del film documentario sulla vita di Frane Milenski Jezek “My world is upside down”. Seguono alcune produzioni di artisti della nuova scena musicale siciliana come Don Settimo, Black Eyed Dog, Dimartino.
Nel luglio del 2010 da corpo al suo nuovo album “Sette pietre per tenere il diavolo a bada” (Urtovox, 2011) e fa ritorno in Sicilia. Il disco viene presentato con un lungo tour siciliano che serve a promuovere l’Arsenale, Federazione Siciliana delle Arti e della Musica, di cui Cesare Basile è fra i principali promotori. L’Arsenale segna l’inizio di un percorso di forte impegno politico e sociale che lo porterà, insieme ad altri artisti siciliani, all’occupazione del Teatro Coppola di Catania. Da questa esperienza nascono le canzoni uscite a febbraio 2013 per Urtovox.
A giugno del 2012 Habanero, con Erga Editrice, pubblica il primo romanzo breve di Cesare Basile, “Nero e Immobile”, con allegato un cd contenente la sonorizzazione live dei Calibro 35. Nel 2013 la giuria del Premio Tenco gli assegna la Targa Tenco per il “miglior album dialettale” ma, in seguito a un’aspra polemica sul potere della S.I.A.E e in difesa della legittimità delle occupazioni dei luoghi di cultura, l’artista rifiuta il premio.
A settembre 2014, dopo l’esperienza live con I Caminanti (Cesare Basile, Enrico Gabrielli, Rodrigo D’Erasmo, Luca Recchia, Massimo Ferrarotto, Manuel Agnelli), Cesare Basile rientra in studio con la stessa formazione per registrare ”Tu prenditi l’amore che vuoi e non chiederlo più. Undici canzoni che raccontano cantastorie, pupari, transessuali innamorati di Cristo, ladri anarchici, acrobati e giocolieri della barricata, tutto nel più assoluto disprezzo del mito del lavoro articolato nella religiosa spirale del debito e della colpa. L’album è uscito a marzo 2015.
La Redazione