Ritornano gli Obake con “Mutations” , secondo lavoro per questo progetto, fresco di stampa e la loro musica grind core metal sperimentale, creata dalla mente di Eraldo Bernocchi, chitarrista e compositore italiano, personaggio storico della scena elettronica e avantgarde, non solo del nostro paese, e senza dubbio un genio della musica sperimentale, che per l’occasione si è avvalso di una special guest band formata da Lorenzo Esposito Fornasari (vocals) e da Colin Edwin (al basso) e Balazs Pandi (alla batteria). Il disco contiene 8 tracce. Un vero turbine di suoni, tra industrial, grind, metal, elettronica, sperimentale, ambient, suoni scuri e plumbei di chitarra e voce tra lo straziante e il growl più terrificante.
Quasi tutti i brani contenuti in “Mutations” sono caratterizzati da atmosfere super compresse, a tratti claustrofobiche nei riff di chitarra e nel modo di cantare di Lorenzo e trasmettono un voluto disagio all’ascoltatore trascinandolo in un vortice da incubo che richiama scenari apocalittici e agghiaccianti. La perfetta colonna sonora di un “28 giorni dopo” , in versione industriale e dark-cyber futuristica. La mente geniale di Eraldo è riuscita a far confluire, nelle tracce dell’album, generi molto diversi tra loro come il metal, il doom metal, lo shoegaze e insieme a sonorità industrial ed ambient, innesti di progressive sinfonico, atmosfere darkissime e rarefatte (Ulver, ma anche Sigur Ros ultimo corso, nel caso di “Burnt down”, oppure i Tool in versione grind,), che hanno come comune denominatore un solo aggettivo: GENIALI!
Risulta altresì ovvio che cercare di etichettare a tutti i costi il lavoro di un artista camaleontico, come nel caso di Eraldo, è comunque un compito arduo e limitativo.
I suoni del disco sono ricercatissimi, nulla è lasciato al caso. La bellezza assoluta di alcuni pezzi come “BURNT DOWN” (un capolavoro di tristezza romantica – è la mia preferita – di una bellezza spirituale ), “Second Death of Foreg”, “Transfiguration” e “Seven Rotten Globes”, che non passano di certo inosservati, è fuori discussione, così come le composizioni e i passaggi tra muri di suono, pieni di energia e parti più tranquille ma allo stesso modo intense e da ascoltare e riascoltare all’infinito. I brani sono pazzeschi. I breaks strumentali devastanti e per gli amanti del genere sarà un vero e proprio EARGASM.
Ascoltare per credere e da avere assolutamente. Il disco si candida, nella mia personale playlist delle uscite del 2014, ad occupare una posizione molto alta. Se dovessi dare un voto a “Mutations” direi, tranquillamente, un 10 su 10 pieno. Ascolto consigliato!
TRACK LIST:
1. Seven Rotten Globes
2. Seth Light
3. Transfiguration
4. Thanatos
5. Second Death Of Foreg
6. Burnt Down
7. M
8. Infinite Chain
OBAKE:
Eraldo Bernocchi – chitarre, elettronica
Lorenzo Esposito Fornasari – voce, pianoforte, elettronica
Colin Edwin – basso elettrico
Balazs Pandi – batteria
Giuseppe Bellobuono