Dopo lo strepitoso successo dei precedenti tour, tornano i DSL … dalla versione Legends alla nuova Legacy per celebrare il legame fra questi musicisti e il loro passato nei leggendari Dire Straits. La nuova LineUp è stata presentata alla conferenza stampa del 16 novembre 2015 all’ Hard Rock Cafe di Roma.
EXHIMUSIC per VIVIROMA ha fatto una intervista esclusiva!
DIRE STRAITS LEGACY è la concept band, come amano definirsi gli stessi musicisti che vede riuniti sul palco per la prima volta: Phil Palmer, Alan Clark, Mel Collins, Danny Cummings, Steve Ferrone, Marco Caviglia e Primiano Di Biase, nata per celebrare quella “eredità” musicale con il passato, che li ha visti al fianco dei leggendari Dire Straits.
Ieri come inviati di VIVI ROMA MAGAZINE eravamo presenti alla conferenza stampa di presentazione del tour 2016 dei “DIRE STRAITS LEGACY” all’Hard Rock Cafè di Roma, organizzata da We4Show, a new concept 4 the show, società di eventi di Milano, in coproduzione con Menti Associate per l’evento di Roma.
Fin dagli esordi, nel lontano ormai 1977, i Dire Straits e Mark Knopfler, sono entrati di diritto nella storia della musica rock, vendendo oltre 120 milioni di dischi in tutto il mondo e diventando un punto di riferimento per tutti i chitarristi che erano affascinati dal modo di suonare di Mark senza plettro e dagli assoli storici contenuti in brani come “sultans of swing” o “Romeo and Juliet”.
Con lo scioglimento nel 1995 della band, da parte dello stesso leader che aveva scelto di intraprendere la carriera solista e dopo tanti anni in cui i fan speravano in un ritorno sulle scene, un po per caso, un po per fortuna i “Dire Straits Legacy” (fino a poco tempo fa Legend) dopo un tour di un paio di anni fa di notevole successo hanno deciso di intraprendere un tour internazionale a maggio del prossimo anno preceduto da due date live: una a Roma, il 4 febbraio all’Atlantico e un’altra a Milano, il 7 febbraio al Fabrique.
Durante la conferenza stampa dove erano presenti numerosi giornalisti ed ospiti di eccezione, anche noi di VIVI ROMA abbiamo avuto la possibilità di conoscere meglio i singoli personaggi, capire le motivazioni di questo progetto e fare anche qualche domanda.
Da Dire Straits Legend a Legacy. Come mai questo cambio di nome?
Phil Palmer: E’ cambiato il nome del gruppo, ma la voglia di esibirsi è sempre la stessa. Celebreremo la grande musica dei Dire Straits e di Mark Knopfler, che è l’elemento centrale dello show. Ci tengo a precisare che non siamo né una cover, nè una tribute band, ma una concept band. Sono felice del ritorno di Alan Clark, tastierista del gruppo dal 1980 al 1995, un elemento storico dei Dire Straits. Il suo ingresso nella line up è un grande onore e un valore aggiunto.
Alan Clark: E’ bello tornare a suonare con tanti vecchi amici, negli ultimi anni ero impegnato in altri progetti. Il pubblico vuole ascoltare la musica dei Dire Straits e per noi è un piacere riproporla. Ovviamente non suono esattamente come 25 anni fa, sono cresciuto e mi sono evoluto, anche perchè non mi piace fare sempre le stesse cose.
Danny Cummings: Ci è piaciuto chiamarci Dire Straits Legends, a tutti piace essere considerati leggende, ma ora siamo Legacy. Ci siamo divertiti molto insieme nel tour precedente, non vedo l’ora di ritornare con loro sul palco.
Come è nato il progetto dei DIRE STRAITS LEGACY?
Marco Caviglia: Quasi un caso o un colpo di fortuna. Ero a New York nel 1992, in un negozio di strumenti musicali sulla 48esima strada, che oggi non c’è più. Stavo provando una chitarra, quando è arrivato un signore che mi ha detto ‘Lo sai che suoni come Mark Knopfler?’. ‘Grazie, amo i Dire Straits alla follia, è un grande complimento’. L’uomo mi segue e insiste con i complimenti, ero quasi scocciato, poi si presenta. Era Rudy Pensa, il liutaio di fiducia di Mark, un argentino trapiantato a New York. Mi ha offerto il pranzo a un ristorante cinese di Times Square e da allora siamo diventati amici. Da lì è nato tutto, ho conosciuto prima Mark Knopfler, e poi tutti loro. Se non avessi incontrato quel giorno Rudy, oggi non sarei qui.
Potete anticiparci qualche dettaglio sulla scaletta o sui pezzi che eseguirete nel prossimo tour?
Phil Palmer: Ovviamente suoneremo le nostre favorite e le vostre favorite, come Sultans of swing,Money for nothing e Romeo and Juliet, ma suoneremo brani da tutti i periodi del catalogo Dire Straits, ci saranno delle sorprese, che però non voglio svelare.
Quale sarà l’apporto musicale di un personaggio come Mel Collins al sassofono nella formazione dei DSL?
Phil Palmer: La formazione dei DSL oltre a Phil, Alan e Danny vede anche l’apporto di Steve Ferrone, un mostro sacro della batteria e del rock, e di Mel Collins un sassofonista che di certo non ha bisogno di presentazioni e protagonista dei concerti dei Dire Straits nei tour dell’83 ed attualmente nei King Crimson. Per quanto riguarda Mel posso immaginare che non suonerà come se fosse nei King Crimson, ma sarà lui stesso, un sassofonista eccezionale che lo ascolti anche ad occhi chiusi e capisci dopo poche note che è lui che suona.
Qual’è l’eredità dei Dire Straits che volete trasmettere al pubblico di oggi con i DSL?
Alan Clark: Siamo venuti fuori in un momento storico dove regnava il punk e la new wave, ma noi non volevamo rientrare in nessuna etichetta o categoria, volevamo fare solo la musica che ci piaceva. I fan ci hanno premiato per il nostro stile, che musicalmente è ancora attuale. Quindi raccogliamo l’eredità della band che ha cambiato la musica.
P.S. Non chiamateli “cover band” o “tribute band”, mi raccomando i “Dire Straits Legacy” sono una CONCEPT BAND!