SIG.SOLO & THE SUPERSTARS
“SEXSATION”
2015 (Garrincha Dischi)
“Sexsation” è il nuovo disco del cantautore Sig.Solo (Andrea Cipelli, tastierista di Dente) e la sua band The Superstars uscito il 3 marzo 2015 per la label bolognese Garrincha Dischi (già Lo Stato Sociale). Sig.Solo torna sulla scena a 7 anni di distanza dall’esordio discografico (con “Il centro è commerciale”) e lo fa con un album che arriva da un tempo sospeso tra i ’70 e gli ‘80. Grazie ad una band dal suono gentile e impeccabile, butta sul piatto 10 canzoni tra Stevie Wonder e Battisti, con testi misteriosi e mai eccessivamente lirici, cinque per lato, su vinile, contenuti in un package pastellato che un po’ ci riporta agli lp di Cocciante piuttosto che la Pfm, gli Yes, i King Crimson. In questa seconda opera, per la prima volta, il Sig. Solo si fa accompagnare dai suoi Supestars, band che vede alla batteria un altro componente della band di Dente, il batterista Gianluca Gambini, oltre a Marco Delazzari ed Andrea Maffini. I Superstars, con l’aggiunta, come ospiti, di Mirko Onofrio al sax e flauto ed Emanuele Reverberi alla tromba, hanno saputo attualizzare, come nessuno prima, il soul ed i synth del finire dei settanta, riprendendo il discorso abbandonato da Battisti alla fine del sodalizio con Mogol e le pazzie di Graziani dove le aveva lasciate. Con un gusto molto poco italiano ma allo stesso tempo un uso della lingua da grande autore.
INTERVISTA Sig.SOLO di Giuseppe Bellobuono (Exhimusic – percorsi nella musica)
Sig.Solo & The Superstars…al secolo Andrea Cipelli, puoi presentare ai nostri lettori: SEXSATION, il tuo nuovo lavoro uscito recentemente?
Certo, parliamo di 10 canzoni che ho scritto io, alcune qualche tempo fa, altre dopo un po’, l’ultima per esempio poco prima dell’uscita del disco. Praticamente un best of !!! Durante questo tempo, insieme a Gianluca, Marco e Andrea ho giocato a vestirli nel modo più spontaneo, libero e rilassato possibile, divertendomi moltissimo. A lavoro ultimato ho scelto un titolo che mi sembra riassumere in modo preciso ciò che è il suo filo conduttore, una serie di sensazioni, anche contrastanti, differenti ma sempre generate da quell’impulso fisico o mentale che ci spinge verso un’altra persona.
Dall’ascolto delle varie tracce del disco si nota una ricerca molto accurata di suoni insieme con un elegante e piacevole modo di narrare le storie dei vari brani. Come nasce il tuo modo di comporre?
Sì dopo l’imbastitura iniziale dei brani registrati in presa diretta, ci siamo sbizzarriti a creare movimenti sonori di tastiere, fiati e cori fino a trovare la pasta e il calore che più ci coinvolgevano e sui quali meglio mi sono trovato a raccontare le mie storie. Ogni brano di Sexsation è nato sopra una chitarra, da solo, quindi il classico chitarra voce, tranne Missili nato mentre giocavo con una tastierina vecchiotta. Non ho un metodo fisso per comporre, stiamo già per esempio lavorando ad alcune cose, in sala prove, in maniera diversa ovvero partendo da un groove e accantonando la chitarra, così per vedere l’effetto che fa.
C’è un disco che ti ha cambiato la vita? Nel senso che dopo averlo ascoltato dentro di te è scattata la molla che ti fatto dire: io voglio fare il musicista?
L’ultimo disco in vinile che hai comprato?
Non è stato un disco in particolare, ma la passione verso la musica che mi capitava di sentire, che si è creata un varco sempre più importante dentro di me fin da bambino, parlo in particolare della dance music di fine anni 70, che è stata casualmente la prima musica che ho ascoltato, complice un pacco di 45 giri, finiti fortunatamente a casa mia, dopo la chiusura di un locale da ballo, del paese dove abitavo.
L’ultimo vinile ROD STEWART Atlantic Crossing una copertina spettacolare per un LP altrettanto notevole.
Rispetto a qualche anno fa …il modo di fare e presentare la musica è cambiato. Oggi con i social, i tweet, facebook, iTunes e gli mp3, arrivare a tante persone in modo più rapido è forse più semplice. Tu come vivi la relazione tra la musica (quella che fai) e i social network?
Ho dovuto mio malgrado adeguarmi in qualche modo, ma non riesco ad appassionarmi, cerco di fare del mio meglio ,ma è chiaro che non fa per me e mi dispiace anche un po’ , perché certamente lì in mezzo, si possono creare un mare di opportunità. Non amo cercare le cose, gli artisti, la musica, preferisco di gran lunga la casualità degli incontri; avere troppo accesso ad informazioni di qualsiasi genere mi disorienta, viaggio ad un ritmo un poco più lento.
Missili, il singolo dell’album è accompagnato da un bellissimo video in bianco e nero. Dopo averlo visto la prima cosa che ho pensato è stata che fosse tristemente romantico… sei d’accordo?
Sì, è la cosa che ho pensato anche io quando Gianluca Gambini che ne è l’ideatore, me lo ha proposto, durante i lunghi viaggi in furgone con Dente, lui ascoltava Missili e prendeva appunti, io cercavo di risolvere l’enigmistica.
Le parole che accompagnano le tue canzoni sono sentimenti, sensazioni, cose vissute, sogni, paure o semplicemente SIG.SOLO?
Pochi sentimenti in questo viaggio, molto più le sensazioni, per citare i Marta Sui Tubi (io non ho sentimenti solo sensazioni….parole in cui mi ritrovo moltissimo) oppure Vasco Rossi (sensazioni forti), diverse, contrastanti, vere, inventate, vissute e sognate….poi missate da Gabriele Riccioni al Bunker Studio di Rubiera (RE).
Oltre ai Baustelle, Dente e alle persone che hai incontrato o con le quali hai collaborato durante questi anni c’è qualche gruppo o qualcuno in particolare con il quale divideresti volentieri il palco?
Sicuramente Francesco De Leo dell’Officina della Camomilla….e qualcosa abbiamo anche già condiviso.
Quali saranno le prossime date dove presenterai l’album live?
Faremo Bologna all’Arteria il 9 Maggio, poi lo Sherwood a Padova, la Darsena di Castiglione del Lago (PG) il Geko San Benedetto D.T., poi Roma tra Giugno e Luglio, pubblicherò il tutto per bene.. che fino a lì ce la posso fare!!!….e mi auguro ancora e ancora….
Giuseppe Bellobuono