I Blooming Iris sono una band di Roma e “Amondawa”, è il loro disco, uscito il 23 ottobre 2014, su iTunes e nei principali digital store.
“Amondawa” arriva ad essere concepito dopo l’EP di esordio del 2012: “Field” e dopo una serie di concerti e apparizioni con artisti di un certo spessore. Il gruppo è formato da Nicolò Capozza, voce e fondatore della band; Daniele Razzicchia, chitarre e synth, producer e dj; Guglielmo Sacco, basso e campionatori; Andrea Orsini, chitarre e voci, insegna chitarra in una scuola di musica e ha collaborato con artisti del calibro di Frank Gambale, Andrea Braido e Alessandro Benvenuti.
La prima cosa che salta subito agli occhi e alle orecchie è che nonostante l’età media sia bassissima, i Blooming Iris dimostrano capacità compositive e tecnica strumentale al pari di gruppi navigati con alle spalle dischi e tour e sulla scena da anni. Particolare non da poco e da tener conto vista l’elevata qualità dei singoli pezzi che compongono “Amondawa” che si basa su un concetto strepitoso: il titolo dell’album viene preso in prestito da un gruppo etnico del Brasile che vive le varie fasi della vita non basandosi sul concetto di tempo (che condiziona nel bene e nel male l’universo) e cambiando il proprio nome a seconda della fase della vita che attraversano in quel momento. Tradotto in musica per i Blooming Iris questo concetto è praticamente la creazione di una musica senza tempo e in continua evoluzione, sospesa tra freschezza tipicamente pop, energia alternativa tipica del rock e viaggi emozionali tra tappeti di synth e campionamenti elettronici.
Tutto questo fatto in modo da coinvolgere al 100% l’ascoltatore in un mix di suoni equilibrato e di atmosfere diverse che ci accompagnano tra le storie descritte nelle canzoni, passando con disinvoltura tra diversi stili: rock, elettronica, folk, dream pop, senza perdere di vista il carattere preciso della musica creata dai Blooming Iris. Infatti non si può non restare affascinati da pezzi come “Amondawa”, la title track e traccia di chiusura del cd elegante e sorretta da una melodia che entra in testa e non esce più; da “Woodlack”, un piccolo capolavoro dalle atmosfere post-rock ed elettroniche (la mia preferita); “Be Spring”, con i suoi arpeggi appena accennati e la delicatezza dei suoni e da tutte le altre tracce del disco che non ha cadute di attenzione e di energia.
Personalmente preferisco questo lato intimistico ed elettronico dei Blooming Iris che potenzialmente potrebbero diventare una piacevole “New Sensation”.
Se volete per un attimo essere catapultati in una dimensione diversa non dovete far altro che azionare play sul lettore, chiudere gli occhi e farvi trascinare dai Blooming Iris nei mondi disegnati dalle note della loro musica.
Supportate la buona musica e i Blooming Iris.
INFO:
Facebook: www.facebook.com/bloomingirisofficial – Twitter: www.twitter.com/blooming_iris – Instagram: blooming_iris
Credits: Prodotto da: Music J Studio & Blooming Iris – Registrato, Mixato e Masterizzato da: Music J Studio
Giuseppe Bellobuono